4 consigli coltivare il daikon

4 consigli per coltivare il daikon, un ortaggio da riscoprire e considerato erroneamente solo tipico della cucina orientale. Anche l’Italia ha una storia di coltivazioni di successo relativamente allo stesso.

daikon

Il Raphanus sativus longipinnatus viene spesso chiamato in occidente ravanello bianco, rafano bianco o ravanello gigante. La verità è una sola: sempre di daikon si tratta. Questo ortaggio è molto simile ad una carota di aspetto ed ha effettivamente origine in oriente, in Giappone. Ecco qualche consiglio per gestire la coltivazione del daikon in modo corretto.

1. Semina corretta

Per ottenere uno sviluppo corretto del daikon la semina di questo ortaggio deve avvenire, meglio se in piena terra, dalla fine di marzo ad inizio ottobre. Diverso discorso si può intraprendere se si ha una serra nella quale controllare la temperatura. Bisogna tenere da conto che la raccolta di solito inizia ad un mese circa o poco più dalla semina.

2. Evitare crescita in vaso

Coltivare in vaso il daikon non è impossibile, ma presuppone l’utilizzo di vasi molto profondi: la radice ha bisogno di svilupparsi in modo adeguato verticalmente. Questo se ovviamente si vuole ottenere un ortaggio di un certo livello. Più piccolo sarà il vaso, di dimensioni minori sarà il daikon.

3. Terreno adatto

Il terreno di coltura da utilizzare per il daikon deve essere morbido, privo di zolle e grumi. I semi devono essere sparsi ad almeno 40 cm l’uno dall’altro per rispettare gli spazi di sviluppo della pianta.

4. Acqua a volontà

Il daikon è un ortaggio che ha bisogno di acqua. Sopratutto nel periodo estivo essa non deve mai mancare.

Photo Credits | Perfect Lazybones / Shutterstock.com

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