Afide nero del ciliegio, insetto parassita

afide nero ciliegio insetto parassita

L’afide nero del ciliegio è un insetto appartenente all’ordine dei rincoti e come tutti gli afidi se presente in grandi colonie è in grado di creare danni gravi al suo ospite, in questo caso al ciliegio il quale è spesso più vulnerabile di quanto sembri.

 

L’afide nero del ciliegio è un insetto originario della nostra area mediterranea ormai diffusosi in tutto il mondo nei luoghi in cui il ciliegio viene coltivato. Il suo corpo è colore nerastro lucido quando l’afide raggiunge la maturità, mentre è tendente al marrone scuro- bruno quando l’insetto è più giovane. In entrambi i casi la sua misura media è pari a 2 mm. Come parassita, l’afide nero del ciliegio vive in colonie molto ampie che in questo caso colonizzano i germogli e le foglie. Sono queste le parti più colpite e che manifestano danni ovviamente a causa delle punture trofiche.

All’occhio umano la presenza degli afidi è evidente. Questo perché nelle foglie provoca deformazioni e accartocciamenti nella pagina inferiore. Ancora peggio per ciò che concerne i germogli che possono essere colti da atrofia e crescita deforme. Di solito l’attacco degli afidi su quest’ultimi porta la perdita del cimale. Se l’albero di ciliegio è già pieno di frutti, vi sono spesso dei danni anche direttamente alle ciliegie ed ai loro peduncoli. La qualità delle stesse cala sensibilmente. Tutto questo senza contare la grande quantità di melata che viene prodotta e rende più sensibile la pianta ad altri attacchi esterni e muffe. Il ciclo vitale dell’afide, che si mette a riposo su ospiti secondari solo nel periodo estivo, gli consente di creare danno alla pianta per molti mesi consecutivi. Il periodo più pericolo va da fine aprile ad inizio giugno quando diverse generazioni vengono ad accavallarsi.

La lotta contro l’afide nero del ciliegio è guidata e viene condotta chimicamente quando la presenza degli afidi causa il 3% di germogli infestati o vi è un elevato rischio di contagio di altre piante. Il mezzo migliore per agire solo gli aficidi specifici, meglio se endoterapici.

Photo Credit | Plante Doktor.dk

Lascia un commento