Piante aromatiche, l’Anice stellato

L’Anice stellato è un arbusto appartenente alla famiglia delle Illiciaceae originario della Cina e del Vietnam, introdotto in Europa attraverso la Russia verso la fine del 1600; il suo nome botanico è Illicium verum.

Questo arbusto, che può raggiungere i 4-5 metri di altezza, deve il suo nome comune agli otto carpelli che vanno a formare un frutto a forma di stella, che una volta maturi fanno fuoriuscire il seme; tra le altre caratteristiche di questa pianta sono da segnalare la corteccia bianca e le foglie lucide che ricordano quelle della magnolia.

L’Anice stellato è conosciuto anche con il nome comune di Badiana oppure di Anice stellato cinese, in quanto, assieme a semi di finocchio, chiodi di garofano, cannella e pepe, fa parte delle note “Cinque Spezie cinesi”; a volte, l’Anice stellato è indicato con il nome di Anice di Siberia in quanto fu introdotto in Europa attraverso la Russia alla fine del 1600.

L’Anice stellato, che non va confuso con l’Anice verde, possiede diverse proprietà, tra le quali quelle digestive ed eupeptiche; il caratteristico aroma è dovuto all’anetolo contenuto nell’involucro dei frutti e, proprio per questo, le parti di questa pianta che vengono utilizzate di più sono proprio frutti, che vengono raccolti quando sono ancora verdi e poi fatti essiccare al sole: da qui il loro tipico colore bruno-rossastro.

Nella cucina orientale l’Anice stellato viene usato soprattutto per insaporire i secondi piatti a base di pesce, mentre da noi è usato come aroma per dolci e per fare i liquori. Per estrarre gli oli essenziali, i frutti dell’anice, chiamati spesso impropriamente semi, vengono distillati al vapore, e poi, una volta ottenuto questo preparato, usati nella preparazione di liquori.

Attenzione, però: l’essenza di Anice stellato, se assunta in dosi elevate, può risultare tossica, soprattutto se non è stata conservata all’interno di contenitori chiusi ermeticamente e tenuti in ambiente buio.

 

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