Becco di gru, come coltivarlo al meglio

becco di gru

Il becco di gru, o becco di airone (Erodium cicutarium), è una pianta appartenente alla famiglia delle Geraniaceae che cresce spontanea ai margini delle strade prestandosi allo stesso tempo alla coltivazione in vaso e nei giardini rocciosi; ha altezza variabile da 8 a 60 cm e può quindi essere usata anche per creare tappeti erbosi che fioriranno tra marzo e ottobre. Il becco di gru però non è sempreverde e perde la parte aerea durante i mesi più freddi dell’anno. I fiori sono piuttosto piccoli di colore rosa-lilla.

Quanto alle cure colturali, il becco di gru esige di essere coltivato in un luogo luminoso, meglio se in pieno sole; è una pianta piuttosto resistente sia al freddo che al caldo e non ha grandi esigenze idriche: basta annaffiarla sporadicamente ( 2-3 bicchieri d’acqua una volta ogni quindici giorni saranno sufficienti) aspettando che il terreno sia asciutto tra una bagnatura e l’altra.

Il terreno ideale per la coltivazione in vaso deve essere ben drenato; è possibile concimarlo in primavera aggiungendo, ogni 20-25 giorni, un concime specifico per piante da fiore all’acqua delle annaffiature. In alternativa è possibile, ogni 3-4 mesi, mescolare al terreno un concime granulare a lenta cessione. Tenete conto però del fatto che il becco di gru, originario del bacino mediterraneo, è stato naturalizzato con successo nelle zone desertiche della California.

Noto con il nome di Filaree rientra infatti fra i rimedi fitoterapici che vanno sotto il nome di Fiori californiani ed è indicato per alleviare i disagi di chi si preoccupa eccessivamente delle piccole cose di ogni giorno e non riesce ad avere una visione più ampia della vita.

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