Bonsai, le cure da effettuare d’inverno

Con l’arrivo della stagione fredda non vi è bisogno solamente di preparare all’inverno l’orto ed il giardino ma anche quegli stupendi alberi di origine orientale, molto piccoli, conosciuti sotto il nome di bonsai. Al pari di qualsiasi altra pianta hanno delle esigenze particolari, che debbono essere soddisfatte. “Cure bonsai” deve divenire il pensiero fisso di tutti coloro che li possiedono. Cerchiamo di scoprire insieme come comportarci con questi alberi.

Prima di tutto dobbiamo parlare della loro collocazione: sebbene possa sembrare assurdo, il posizionamento in una stanza rispetto all’altra, una esposizione al sole o all’ombra fanno cambiare radicalmente la temperatura capatata dalla pianta.  Con l’arrivo dei primi freddi, ci si deve preoccupare della temperatura, ma non nel senso “usuale” del termine. A seconda della varietà di bonsai infatti ci si dovrà accertare che le piante possano contare sulla dose di freddo adeguata per andare nella loro naturale dormienza.

Perchè sebbene molto particolari da alcuni punti di vista, i bonsai agiscono esattamente come una qualsiasi pianta e molte sue varietà, di tipologia caduca, seguono essenzialmente lo stesso percorso che un qualsiasi albero da giardino eseguirebbe d’inverno.

Uno dei punti più controversi che riguarda il periodo invernale è quello dell’innaffiatura di queste opere d’arte naturali. La paura della maggior parte delle persone è quella che il bonsai possa soffrire una forte mancanza di acqua. In realtà, nel corso della stagione invernale, con l’abbassamento delle temperature, ma soprattutto con la minore luce naturale a disposizione, il metabolismo della pianta rallenta, e con esso la necessità di nutrirsi ed assorbire gli elementi attraverso l’acqua.

Per capire se il proprio bonsai necessita di acqua basta toccare con un polpastrello il terriccio: se al tatto appare umido la pianta non necessita di ulteriori innaffiature. In caso contrario sarà bene annaffiare il bonsai ma con parsimonia. L’umidità eccessiva può portare alla morte della pianta. In novembre, ove il caso lo richiedesse, è possibile effettuare l’ultima concimazione prima della primavera.

 

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