Bonsai, substrato: terriccio basic, pronto e Kiryu

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Conoscere adeguatamente i substrati rende molto più semplice  coltivare con successo i bonsai. Sarebbe ovviamente auspicabile una netta conoscenza di PH e delle reazioni chimiche basilari per poter personalizzare il terreno, ma in caso non fosse possibile ciò, conoscere le caratteristiche di terriccio basic e pronto e del kiryu può essere già considerato un traguardo.

A diverse tipologie di albero bonsai che decideremo di coltivare e curare corrisponderanno ovviamente diverse esigenze nutrizionali e di gestione. Dei buoni risultati si possono ottenere anche con del terriccio universale ben concimato, ma in quel caso spesso e volentieri se non si è ben coscienti di quello che si fa si rischia di buttarsi in un azzardo difficile poi da correggere. Onde evitare perdite di tempo e denaro è bene affidarsi ai prodotti facili da trovare in ogni vivaio degno di questo nome che ci consentano di non ritoccarli sensibilmente per renderli adeguati alle nostre esigenze di coltivazione.

Il primo di questi di cui vogliamo parlarvi è il terriccio basic. E’ conosciuto sotto questo nome in quasi tutti i distributori e si tratta essenzialmente di un substrato ricco di azoto in grado di dare il via ad uno sviluppo veloce, ma equilibrato della pianta. Senza contare che può essere utilizzato come base per la preparazione di un substrato personalizzato con l’aggiunta di akadama, lapillo e humus,  a seconda di ciò di cui il bonsai necessita. Il terriccio pronto è invece un substrato,come il nome può far presagire, adatto alla maggior parte delle piante. Piccolo consiglio: se lo volete utilizzare nel rinvaso delle conifere conviene aggiungere un 50% di akadama o kiryu.

Parliamo infine proprio di quest’ultimo. Il kiryu è un tipo speciale di terra giapponese molto ricca di ferro e perfetta per i bonsai delle conifere. La sua peculiarità? Può essere utilizzata con successo sia sola che mixata con altri substrati.

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