Cosa seminare a febbraio, le fave

Il mese di febbraio è alle porte, ed è arrivato il momento di dedicarsi alla semina di diversi ortaggi e piante; iniziamo con le fave, delle verdure appartenenti alla famiglia delle Leguminose, che in tutte le regioni d’Italia possono essere piantate da fine gennaio a marzo, anzi: le fave sono proprio le prime leguminose da piantare.

La fava, il cui nome botanico è Vicia faba, è una pianta annuale dalla crescita molto rapida, il cui frutto è un baccello che contiene dai 3 ai 10 semi appiattiti di colore verde.

Come seminare le fave

Come dicevamo all’inizio, questo è il momento di seminare le fave; non vi fate intimorire dal freddo di questi giorni: la fava è un ortaggio che teme le temperature elevate mentre riesce a resistere al freddo intenso, addirittura fino a 4 o 5 gradi sotto lo zero.

Alberi da frutto: il Dattero cinese

Il Dattero cinese, conosciuto anche come Lici o come Litchi chinensis, è un albero appartenente alla famiglia delle Sapindacee ed originario della Cina, sebbene la sua diffusione si sia ormai estesa ad Australia, Africa, Asia ed America del Nord. Si tratta di una pianta che nei luoghi di origine può raggiungere i 20 metri di altezza, mentre alle nostre latitudini tende ad assumere dimensioni più contenute, specie se allevata in vaso. Le foglie sono lunghe e lanceolate, di colore verde brillante, mentre i fiori sono riuniti in grappoli di colore verdastro e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Ma la vera bellezza della pianta è costituita dalle bacche di forma tondeggiante, verdi in giovane età, rossi a maturazione. Nelle nostre zone è assai difficile ammirare tale spettacolo di colori, trattandosi di una pianta che mal sopporta i rigori dell’inverno e che quindi va coltivata quasi esclusivamente in vaso, all’interno delle mura domestiche, dove però non riuscirà a fruttificare.

Peperoncino, piantatelo adesso

Chi non ha mai sognato di coltivare il peperoncino sul balcone di casa per poterne cogliere gli abbondanti frutti o ammirarli mentre fanno bella mostra di sè ancora appesi ai rami? Capita anche a voi? Bene. Se state ancora sognando smettete pure. Il vostro sogno è alla portata di tutti e può diventare realtà con pochissimi sforzi e ancor meno denaro.

Il mese di gennaio (ma fate in tempo anche a febbraio) è infatti il momento giusto per seminare il peperoncino; vi basta una cassettina, un pacco di semi, un po’ di terriccio per semina e qualche consiglio utile:

Quando seminare il peperoncino

I peperoncini possono essere seminati in vaso al chiuso già nel mese di gennaio; le piante possono però essere portate all’aperto solo quando le temperature, sia notturne che diurne, si saranno fatte abbastanza miti. Il terriccio dovrà essere ben concimato, meglio se con l’aggiunta di letame maturo. I semi si trovano in vendita presso vivai e garden center; in genere una busta contiene semi di diverse varietà etichettate con il nome generico di peperoncino piccante.

Patate, gennaio è il momento giusto per piantarle

Le patate vanno coltivate in posizione aperta e soleggiata su di un terreno ben concimato. Prima di procedere alla piantumazione preparate il terreno incorporando terriccio organico o letame nella quantità di un secchio per metro quadrato.

Varietà di patate

A seconda dell’epoca di raccolta le varietà di patate si distinguono in:

Varietà precoci (raccolto ad inizio estate):

  • Bea
  • Sirtema
  • Saskia
  • Ostara

Varietà semiprecoci

  • Spunta
  • Majestic

Raccolto pricnipale

  • Jaerla
  • Bintje

Semine di Gennaio, i finocchi

Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae coltivata per la produzione del grumolo commestibile, costituito dalle guaine fogliari strettamente pressate attorno a un piccolo fusto di forma conica.

Quando seminare i finocchi

Il finocchio può essere coltivato agevolmente soprattutto nell’Italia centro-meridionale ma può essere seminato anche nel nord del paese a patto di scegliere il momento giusto per la semina: nell’Italia settentrionale si semina all’aperto all’inizio della primavera (marzo-aprile) o al coperto a gennaio, al sud può essere seminato all’aperto già nel mese di gennaio. Tra giugno e agosto può essere seminato in tutta Italia.

Tenete conto che quattro file di finocchi da tre metri ciascuna danno da 40 a 50 piante.

Le semine invernali daranno i primi frutti in estate, quelle estive all’incirca da dicembre a marzo.

Fioriture invernali, il Nocciolo contorto

La Coryllus avellana contorta, meglio nota come Nocciolo contorto, è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulacee ed originaria delle zone montane dell’area mediterranea. E’ costituita da un fusto che può raggiungere i 6 metri di altezza e da foglie obovate o semplici con margine dentato. Il fogliame è di colore verde brillante con evidenti nervature sulla pagina superiore, ma nella stagione invernale assume una colorazione gialla, che dona un aspetto molto caratteristico alla pianta.

I fiori sono degli amenti di colore giallo o verdastro e fanno la propria comparsa nella stagione invernale. I frutti, chiamati nocciole o noccioline, sono avvolti in brattee di colore verde o marrone, e giungono a maturazione nella tarda estate o in autunno. Generalmente il Nocciolo contorto viene coltivato come pianta da frutto, ma non è poi così raro il suo allevamento come pianta da siepe o come bonsai.

Semine di Gennaio, i Porri

Quando seminare i porri

Il porro (Allium porrum) è una pianta erbacea appartenente, come aglio e cipolla, alla famiglia delle Alliaceae. Originario dei paesi del bacino mediterraneo era già noto agli antichi egizi e grazie alla gradevolezza del suo aroma e alla grande facilità di coltivazione è giunto fino a noi attraverso i millenni.

I porri infatti tollerano bene il freddo e si adattano a qualunque tipo di terreno. Seminati a gennaio daranno i loro frutti già in estate con una produzione abbastanza copiosa (una sola fila lunga tre metri permette di ottenere in genere circa 5-6 chili di porri); in un piccolo fazzoletto di terra è quindi possibile ottenerne abbastanza da soddisfare per lungo tempo il fabbisogno di una famiglia media.

Le varietà di porri maggiormente indicate per la semina in questo periodo dell'anno sono:
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  • Grosso d'Italia;
  • Gigante d'estate;
  • Gigante di Ostia;
  • Le premier;
  • Jaune gros du Poitou.
  • Gennaio, i lavori nell’orto e nel giardino secondo il calendario lunare

    Il mese di gennaio è probabilmente il meno impegnativo riguardo ai lavori da praticare nell’orto e nel giardino, ma ci sono comunque delle faccende da sbrigare, nonostante la temperatura esterna consigli di starsene al calduccio di un camino. E allora andiamo a vedere come muoverci tra le nostre piante nel mese più freddo dell’anno, seguendo i criteri del calendario lunare. Prima di tutto ricordiamo le varie fasi della luna nel prossimo mese di gennaio:

    • Ultimo quarto: il 1° gennaio (Luna calante)
    • Luna Nuova: il 4 gennaio
    • Primo quarto: il 12 gennaio (Luna crescente)
    • Luna Piena: il 19 gennaio
    • Ultimo quarto: il 26 gennaio (Luna calante)

    Semine di Gennaio, le cipolle

    Se disponete di un piccolo fazzoletto di terra e desiderate creare un orto, il periodo compreso tra gennaio e marzo è quello ideale per cominciare con la coltivazione delle cipolle, impresa assolutamente alla portata di chiunque abbia un pizzico di buona volontà e qualche domenica mattina da dedicare al lavoro della terra. Vediamo come si fa.

    Quali varietà di cipolle coltivare

    Oltre che per l'utilizzo finale e per il loro aspetto le varietà di cipolla vengono distinte anche in base all'epoca di raccolta: distinguiamo infatti cipolle primaverili-estive e cipolle autunno-invernali. Queste ultime possono essere seminate in piena terra dall'inizio di febbraio alla fine di marzo o sotto copertura sin dal mese di gennaio e si raccolgono da luglio a settembre per essere utilizzate fino alla primavera successiva.

    Sono cipolle autunno-invernali:

    • Cipolla Gialla pomasca (detta anche comasca, di Chioggia, di Pavia, di Casale);
    • Grossa ramata di Parma;
    • Cipolla D'Agosto;
    • Cipolla di Napoli;
    • Rossa piatta di Bassano;
    • Gigante di Spagna.

    Menù vegetariano per il Cenone di Capodanno

    Zampone e lenticchie, cotechino e lenticchie, salsiccia e lenticchia… comunque la si giri, nel cenone di Capodanno non può mancare un piatto di carne. Ma siamo proprio convinti che sia così indispensabile iniziare il nuovo anno assumendo dei grassi animali? Meglio, molto meglio, brindare all'anno che verrà con la leggerezza di ciò che ci offre il nostro orto, con verdure e frutta che posso sostituire efficacemente il classico piatto di carne.

    E non ci rivolgiamo a coloro che hanno fatto della dieta vegetariana uno stile di vita, ma anche a chi ne ha abbastanza di agnello e sugo al ragù di carne e vuole tenersi relativamente leggero, pur non rinunciando al cenone di San Silvestro. E allora ecco un menù vegetariano per il cenone di Capodanno, con tanto di ricette per preparare un ottimo primo ed uno squisito secondo.

    Nocino, la ricetta

    Il Noce è una pianta da frutto molto diffusa alle nostre latitudini e destinata agli usi più disparati. C'è chi la coltiva unicamente come pianta ornamentale per creare delle zone d'ombra nel proprio giardino, chi invece la vuole ricavarne un pregiatissimo legno, e ancora chi la coltiva a scopo alimentare per la bontà dei suoi frutti, da mangiare secchi o da utilizzare nella preparazione di dolci e liquori.

    I frutti sono rappresentati da drupe di colore verdastro, che una volta mature si aprono e lasciano cadere le noci vere e proprie (quelle che arrivano sulla nostra tavola in questo periodo dell'anno). In queste poche righe vogliamo dedicarci all'utilizzo delle noci nella preparazione del nocino, ottimo liquore da servire a fine pasto o da gustare in ogni momento della giornata. Dopo il salto troverete una delle tante ricette per la preparazione del nocino fatto in casa.

    Semine di gennaio, i peperoni

    Quando seminare i peperoni

    Il peperone (Capsicum annuum) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae coltivata per il consumo dei frutti (bacche) commestibili. Alla semina dei peperoni si può procedere già nel mese di Gennaio a patto però che questa avvenga al coperto, in serra o in vasi del diametro di almeno 25 centimetri, mentre per la coltivazione all'aperto bisognerà attendere il mese di Marzo o comunque un momento in cui anche le temperature notturne si saranno fatte più miti. Il peperone infatti teme molto il freddo e va coltivato all'aperto solo nelle zone più soleggiate dell'orto.

    Le varietà di peperoni più adatte alla coltivazione domestica

    Le varietà di peperoni che si prestano maggiormente alla coltivazione nell'orto di casa sono:

    • Quadrato d'Asti giallo;
    • Quadrato d'Asti rosso;
    • Gigante di Nocera;
    • Corno di Toro (bacche allungate dalla forma spessa);
    • Lungo

      Marconi (bacche verdi di forma allungata).

    Come difendere le piante dal maltempo

    Nei giorni scorsi l’Italia è stata flagellata dal maltempo, e un po’ in tutto il Paese si sono verificate nevicate e gelate; secondo le recenti previsioni, l’ondata di brutto tempo non è ancora finita e si registrano piogge in diverse regioni.

    Se il maltempo provoca disagi dal punto di vista della viabilità, non dobbiamo dimenticare i danni che provoca alle coltivazioni e alle piante stesse, anche quelle che abbiamo sul terrazzo di casa, che se non vengono protette, potrebbero riportare seri danni; proprio per questo la Coldiretti ha stilato un piccolo vademecum per difendere le piante dal freddo, specie quello notturno, e dalle piogge.

    Per prima cosa collocate i vasi contro il muro anziché vicino alla ringhiera, in modo da assicurargli un maggiore calore; per lo stesso sistemate i vaso a terra anziché in alto. Un’ottima protezione per il freddo di questo periodo è data d

    al tessuto non tessuto, un telo traspirante che protegge le piante dalle intemperie che è facilmente reperibile nei negozi specializzati.

    Come fare un cesto di Natale con fiori, frutta e prodotti dell'orto

    Ci siamo ragazzi, ormai mancano pochissimi giorni al Natale e la corsa al regalo dell'ultimo minuto si fa più frenetica che mai. Se non volete regalare la solita, banalissima pianta di Natale (per quanto bella ed originale possa essere), puntate su un dono di sicuro effetto, come può esserlo – ad esempio – un cesto natalizio. Idea scontata? Non proprio, se ci adoperiamo nel fai da te e se scegliamo prodotti assolutamente naturali, come fiori, frutta e ortaggi.

    Cosa occorre per realizzare un cesto di Natale con prodotti naturali

    • un cesto di vimini
    • paglia naturale o sintetica
    • carta trasparente
    • carta crespa rossa
    • nastri rossi, argentati o dorati
    • bustine trasparenti
    • alimenti vari