Tillandsia, la pianta dalle foglie argentate

tillandsia

Il genere Tillandsia comprende circa 500 specie di piante erbacee e terrestri, di tipo perenne, appartenenti alla famiglia delle Bromeliaceae; queste piante provengono soprattutto da Sud America e dagli stati meridionali degli Usa. Le Tillandsia si coltivano in vaso o sui rami degli alberi.

Queste piante possiedono foglie sottili e pendule, e fiori piccoli a tre petali, generalmente raccolti in pannocchie o spighe; le varietà più diffuse di questa specie sono la Tillandsia argentea, che produce foglie di colore grigio-argento e fiori porpora, e la Tillandsia usneoides, con le foglie verde argento e fiori dalle sfumature che vanno dal giallo all’azzurro; questa varietà è particolarmente indicata per i cesti da appendere e per i vasi.

Gerbera, l’eleganza in fiore

gerbera

Se volete un tocco di colore per il vostro giardino, ma non desiderate occuparvi a tempo pieno della vostra creatura, vi consiglio di optare per la coltivazione della Gerbera, pianta dai colori vistosi, che richiede pochissime cure.

Appartiene alla famiglia delle Asteracee e deve il suo nome al botanico tedesco Traugott Gerber. In natura ne esistono un centinaio di varietà erbacee e rustiche, sebbene la coltivazione della Gerbera sia mirata soprattutto alla produzione di fiori recisi.

Questo non significa però che non possiate avere la vostra bella pianta di Gerbera in giardino o in angolo della vostra casa. Basta attenersi a delle semplici regole relative alla collocazione ed all’innaffiatura e potrete godere della bellezza dei suoi fiori variopinti da maggio a settembre.

Le siepi, utilità ed arte per il nostro giardino

siepe

Avete voglia di nascondervi dietro un muro verde, impedendo a vicini e passanti di curiosare nella vostra quotidianità? Avete l’esigenza di coprire recinzioni o muri antiestetici? O più semplicemente volete circordarvi di verde per tutto l’anno? Per questi ed altri bisogni, la soluzione ideale è una bella siepe, utile sia a scopo ornamentale che per salvaguardare la privacy da sguardi indiscreti.

Ma che cos’è una siepe? Cominciamo col dire che non esiste una tipologia di piante nata appositamente con lo scopo di dividere il nostro giardino dal resto del mondo, ma che ci sono delle specie particolari che noi “costringiamo” a tale utilizzo, piantandone diversi esemplari ad una certa distanza, in modo che, una volta cresciuti, fungano appunto da parete divisoria.

A ben vedere, qualunque tipo di pianta può tornare utile al nostro scopo (purché raggiunga una certa altezza), anche se generalmente si scelgono solo alcune varietà, come ad esempio il lauroceraso, l’alloro, l’agrifoglio, il bosso ed alcune specie di conifere.

Violacciocca: caratteristiche e coltivazione

violacciocca viola

La violacciocca è una pianta erbacea perenne sempreverde appartenente alla famiglia delle Crucifere, originaria dell’Europa del Sud e dell’Africa. È una pianta rustica, cespugliosa e coltivata per lo più come annuale e biennale, perché non sopporta bene il freddo; la violacciocca presenta fusti ramificati con foglie verdi, e in primavera produce delle spighe rivestite di fiori a quattro petali, molto profumati di colore bianco, rosa, giallo o porpora. Questa pianta può raggiungere un’altezza di 60 centimetri per una larghezza di 30.

La violacciocca va messa a dimora in aprile in un luogo soleggiato, o in parziale ombra, con ai piedi del concime a lenta cessione granulare, adatto per le piante in fiore; questa pianta teme il freddo particolarmente rigido e infatti è difficile che resista a temperature inferiori ai -5°C.

La Zinnia: la pianta dai fiori coloratissimi

Zinnia

La Zinnia è una pianta della famiglia delle Asteracee, il cui nome scientifico è Zinnia elegans, originaria del Messico e dell’America Centrale; il genere Zinnia conta 20 specie di piante erbacee e fruttifere, sia annuali che perenni, particolarmente adatte per produrre fiori da recidere, per le aiuole e per le bordure, perché può raggiungere un’altezza di 80 centimetri per 30 di larghezza.

I fiori della Zinnia sono semplici o doppi a forma di margherita, e possono essere di color porpora, gialli, rosa e arancioni; le foglie sono verdi scure e di forma ovale. Le varietà più conosciute di Zinnia sono la Canary Bird, dai fiori giallo limone, la Exquisite, dai fiori rosa con il cuore scarlatto, la Polar Bear, con i fiori bianchi e la Pink Ruffles che produce fiori di color rosa acceso.

Come annaffiare i semi appena propagati

annaffiare i semi

Ieri vi abbiamo illustrato la tecnica della semina come metodo di propagazione delle piante, oggi vi parleremo di come annaffiare le semenze appena propagate. Allo scopo di non provocare lo spostamento dei semi è opportuno evitare l’annaffiatura diretta sulla superficie del terriccio; al suo posto preferite la vaporizzazione dell’acqua tramite una piccola pompa a pressione, ripetendo l’operazione affinché l’umidità penetri anche negli strati sottostanti a quello della semina.

Il secondo sistema consigliato per annaffiare i semi appena piantati consiste nella parziale immersione del contenitore in un recipiente più grande contente acqua in quantità tale che, dopo l’immersione, il livello rimanga al di sotto della superficie seminata. Il contenitore con le sementi propagate dovrà rimanere nell’acqua fino a quando il terriccio acquisterà un colore più scuro.

Tecniche di propagazione: la semina

semina

La semina è una delle operazioni più importanti da fare quando si decide di prendersi cura di una pianta: basti pensare che tutte le piante con un ciclo di vita annuale o biennale vengono propagate esclusivamente per seme, e spesso questa tecnica viene usata anche per quelle erbacee perenni e per alcuni alberi e arbusti.

La fine dell’inverno coincide con la stagione della semina delle piante a fioritura estivo-autunnale e delle piante legnose; all’inizio dell’estate si seminano le piante bienni e quelle erbacee perenni, e all’inizio dell’autunno si propagano le piante annuali rustiche e quelle che danno fioriture precoci. Se si dispone di poco spazio per la semina è bene scegliere le apposite terrine o contenitori facilmente trasferibili in ambienti riparati.

Prima di effettuare la semina bisogna accertarsi che il seme abbia conservata intatta la sua vitalità, ovvero che la conservazione non ne abbia pregiudicato le qualità e le facoltà germinative; questo controllo si può fare disponendo sul fondo di una piccola scatola uno strato di cotone idrofilo umido, dopodiché si spargono pochi semi, si coprono e si ripone la scatola in un armadio a temperatura ambiente; dopo tre giorni si potrà effettuare il controllo per verificare la germinabilità del seme.

Il ciliegio da fiore

fiore di ciliegio

Sapevate che esistono varietà di ciliegio coltivate come alberi da fiore? Si tratta dei cosiddetti ciliegi giapponesi, alberi che non producono frutti ma vengono coltivati solo a scopo ornamentale proprio perchè offrono una fioritura prolungata (a partire dalla primavera e fino all’autunno) e di grande effetto. Come i ciliegi da frutto appartengono al genere Prunus della famiglia delle Rosaceae.

Una delle varietà più comuni di ciliegio da fiore è il Prunus serrulata, noto come kanzan, una pianta rustica che può raggiungere i 5 metri di altezza e produce fiori rosa porpora. Molto diffuso anche il Prunus subhirtella, dai rigogliosi fiori bianchi che fanno la propria comparsa in autunno. I ciliegi da fiore non hanno grandi esigenze colturali e come i fior di pesco, dei quali vi abbiamo già parlato, sono molto adatti alle esigenze di chi, pur desiderando un giardino fiorito, non ha molto tempo da dedicare alla sua cura.

Dal Fiordaliso al Myosotis, i fiori azzurri

fiordaliso

Volete ricreare un angolo di cielo o di mare all’interno del vostro giardino? Non parliamo di costruzioni che lasciano intravedere uno spicchio di firmamento, né di specchi d’acqua che ricordano il fluttuare dell’oceano, ma di piante e fiori scelti in base ai colori, con tonalità che vanno dal celeste all’azzurro, dal viola scuro al blu.

Pensate forse che la natura proponga solo poche specie con tali caratteristiche? E allora seguiteci e scoprirete di avere una vasta scelta per colorare di azzurro il vostro giardino ed ottenere così un piccolo angolo di quiete da ammirare tutto l’anno.

Di seguito troverete una lista di fiori adatti alle vostre esigenze, accompagnata da una breve descrizione sulle varie specie e dalla solita, immancabile gallery.

Cura dei ciclamini: cosa c’è da sapere

cura dei ciclamini

La coltivazione del ciclamino

A differenza di quello che si può pensare, prendersi cura del ciclamino non è facile, come non è facile farlo fiorire e riuscire a mantenere dei fiori prosperosi; il segreto per ottenere questo risultato è tenerlo nell’ambiente giusto, vale a dire alla luce, pur senza essere colpito direttamente dal sole, e lontano dalle fonti calore, spostandolo, soprattutto di notte, nell’ambiente più freddo della casa. Nelle zone dove l’inverno non è particolarmente rigido, durante la notte può essere anche tenuto all’aperto, facendo attenzione che sia al riparo dal vento e dal gelo.

Il ciclamino fiorisce nel periodo invernale e i suoi fiori resistono fino ad aprile, ma i primi boccioli spuntano a settembre; quando essi compaiono, bisogna annaffiare spesso la pianta, in modo che il terreno rimanga sempre umido, ma non inzuppato: nel caso in cui abbiate versato troppa acqua, cercate di buttarla perché potrebbe provocare marciume nel tubero. Quando il ciclamino avrà concluso la sua fioritura smettere di annaffiare, in modo da far seccare le foglie, e permettere al tubero di ricaricarsi.

Nel periodo di fioritura è opportuno concimare il ciclamino con del fertilizzante chimico da aggiungere all’acqua, con un concime a base di potassio, per favorire la nascita dei fiori, e con uno contenente azoto in modo da aiutare la crescita della pianta.

Fior di pesco, ovvero il cotogno da fiore

cotogno da fioreCon il termine fior di pesco si fa riferimento a un piccolo arbusto da fiore, originario di Cina e Giappone, appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Il suo nome scientifico è Chaenomele Japonica, ma è noto anche come cotogno da fiore; mentre dalla fine dell’inverno e fino a primavera inoltrata produce infatti dei fiori rosso-arancioni, nei mesi autunnali è carico di frutti amari simili a mele usati per conserve e marmellate. Non va quindi confuso con il fiore prodotto dall’albero di pesco.

Come accennato, è un arbusto di dimensioni modeste (gli esemplari adulti raggiungono circa 1 metro di altezza) che può essere coltivato sia in penombra che in pieno sole, anche se appare chiaro come sia possibile ottenere fioriture più ricche da un’esposizione maggiormente soleggiata. E’ una pianta molto resistente che non teme nè il gelo, nè il caldo estivo; per lo stesso motivo non ha grandi necessità colturali a cominciare dalle innaffiature che si rendono necessarie, seppure sporadicamente solo in caso di siccità primaverile. Il fior di pesco non ha grandi esigenze neppure in fatto di terreno, ma prospera in terreni ben drenati e non troppo alcalini.

Fertilizzanti e concimi servono davvero? Ecco il motivo

concimare le piante

I concimi si dividono in due grandi categorie: quelli organici e quelli chimici; nella prima categoria, oltre allo stallatico, al letame ovino e alla pollina, rientrano anche cascami di lana, piume, farina i ossa e di pesce. I principali componenti, quali azoto, fosforo e potassio, ci sono rappresentati in proporzioni diverse così come lo è l’immediatezza dell’effetto.

Diversamente, la composizione dei fertilizzanti chimici è decisamente più immediata, perché sulla confezione dovrebbe essere indicato chiaramente la percentuale dei componenti, e in particolare dei tre più importanti elencati sopra. In aggiunta a questi tre principali elementi fertilizzanti, esiste una serie di elementi presenti in misura meno rilevante, come ferro, zolfo e magnesio.

Pianta senape, caratteristiche e cure

pianta senape

La pianta senape, il cui nome scientifico è Sinapis arvensis, è una pianta erbacea annuale a fusto eretto che può arrivare a 70-80 centimetri; questa pianta è stata coltivata sin dall’antichità per diversi utilizzi: da quelli culinari a quelli medicinali. Con i semi della senape si preparano le salse, ma se sono appena germinati possono essere consumati in insalata; anche le foglie sono commestibili ed hanno un sapore simile a quello degli spinaci.

Le foglie della senape possiedono un colore verde scuro, sono opache e con il margine dentato, hanno una forma ovale e possono arrivare ad una lunghezza di 15-20 centimetri. I fiori della senape sbocciano in estate, e più precisamente da maggio a settembre, e sono formati da quattro petali di colore giallo, e sono leggermente aromatici. I semi, che compaioni in autunno, possiedono una forma sferica e un colorazione nei toni del marrone, e acquistano il loro aroma solo quando vengono macinati e messi in acqua tiepida.

La pianta senape non ama l’ombra, e quindi va coltivata in zone esposte al sole, e va messa a dimora a primavera in modo da raccogliere i semi a fine estate, i quali possono essere seccati e conservati in contenitori ermetici, oppure utilizzati subito.