Coleus, la bellezza delle foglie

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Tra le tante piante che regalano un magnifico spettacolo dal punto di vista estetico, merita particolare attenzione il Coleus (Coleus blumei), appartenente alla famiglia delle Labiatee ed originario delle zone temperate di Asia ed Africa.

Alla fioritura piuttosto insignificante fa da contraltare un fogliame dalle magnifiche colorazioni che vanno dal rosso all’arancio, dal giallo al verde, dal bianco al blu, a seconda della specie.

Anche le forme delle foglie si differenziano da una varietà all’altra, mostrandosi ora ovali, ora appuntite, ora cuoriformi, e dando vita a scenari di rara bellezza all’interno delle nostre aiuole (o nei vasi, se coltivate all’interno di un appartamento).

Sambuco, pianta magica e curativa

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Sambucus nigra è il nome botanico del Sambuco, pianta appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee ed originaria di Europa, Asia ed America, molto diffusa alle nostre latitudini.

Generalmente cresce allo stato spontaneo presso boschi e corsi d’acqua, ma ciò non toglie che possa anche essere coltivato in giardino per donare, a seconda delle stagioni, un tocco di bianco o di colore all’ambiente circostante.

Il Sambuco può raggiungere i 10 metri di altezza con la sua chioma allargata ed i fusti eretti e nodosi, piuttosto ramificati. Le foglie sono decidue e al momento della caduta lasciano una sorta di cicatrice sulla corteccia. I fiori sono di colore bianco e fanno la loro comparsa nel periodo che va da aprile a giugno, lasciando poi il posto a grappoli di bacche nere che rappresentano il frutto.

Capparis spinosa, ovvero il cappero

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Il cappero, il cui nome botanico è Capparis spinosa, è un arbusto tipico della flora mediterranea, appartenente alla famiglia delle Capparaceae, molto diffuso allo stato spontaneo, ma che può essere anche coltivato.

La Capparis spinosa è una pianta suffruticosa caratterizzata dal portamento strisciante e molto ramificato, con un fusto alto circa 40 o 50 centimetri; le foglie sono alterne, a lamina arrotondata e di colore verde scuro. Durante il periodo invernale la pianta entra in riposo vegetativo e riprende la sua attività in primavera, e in estate inizia un’abbondante fioritura che si protrae fino all’autunno.

I fiori sono molto profumati e si presentano peduncolati di colore bianco-rosato con sfumature violacee; i boccioli della pianta raccolti ancora chiusi sono i cosiddetti capperi, che vengono ampiamente utilizzati in cucina; i più pregiati sono quelli piccoli e tondi. Il cappero è una pianta rustica, che resiste bene alla siccità e alle alte temperature, grazie alla conformazione delle foglie e alla capacità dell’apparato radicale di entrare in profondità nel terreno; oltre al caldo sopporta bene il vento, mentre detesta l’inverno rigido e le gelate.

Fiorangelo, ovvero il Gelsomino della Madonna

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Il Philadelphus, comunemente conosciuto come Fiorangelo o Gelsomino della Madonna, è un una pianta appartenente alla famiglia delle Sassifragacee, originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’America del nord. Comprende circa 75 specie, caratterizzate da foglie decidue, dal colore verde scuro e dalla forma ovato-allungata, che donano alla pianta un aspetto sferico.

I fiori sono bianchi, a forma di coppa e fanno la loro comparsa all’inizio dell’estate, rallegrando l’aria con il loro intenso profumo. Cresce allo stato spontaneo, ma può essere anche “allevato” all’interno dei nostri giardini, essendo una pianta che richiede poche e semplici cure.

Predilige la collocazione in pieno sole, pur resistendo perfettamente anche in posizione semi-ombreggiata, mentre non ha particolari esigenze di temperatura, visto che sopporta egregiamente sia il freddo intenso che il caldo soffocante.

Rampicanti sempreverdi, la clematide

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Al genere Clematide (Clematis), della famiglia delle Ranunculaceae, appartengono circa 250 specie di piante erbacee o legnose, rampicanti a foglie decidue o sempreverdi, rustiche e non; sono caratterizzate da fusti sottili e fogliame di colore verde scuro, ricoperto da una sottile peluria, e da fiori molto grandi, semplici o doppi, nei toni del rosa, del blu e del viola. Mentre durante i mesi freddi gran parte delle specie perde il fogliame, la specie della quale vi parliamo oggi è una sempreverde, ideale per la creazione di siepi e la copertura di muri e inferriate, e resta fiorita per molta parte dell’anno; si tratta della Clematis armandii, nota anche con il nome di Clematide cinese.

Rampicanti sempreverdi, la clematide

Si tratta di una specie rustica che vive bene all’aperto in quasi tutte le regioni d’Europa, fatta eccezione per quelle in cui la temperatura scende sotto i dieci gradi; se l’inverno non è troppo rigido inoltre la clematide cinese inizia a fiorire già dal mese di febbraio, donando un primo tocco di colore ai giardini dormienti. Nonostante si tratti di una pianta piuttosto robusta, può essere coltivata anche in vaso a patto però che questo sia abbastanza capiente e di procedere al rinvaso ogni due anni.

Il Mughetto, candore e profumo nel nostro giardino

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Se oltre ai magnifici colori amate circondarvi dell’inebriante profumo delle vostre amiche piante, non potete proprio fare a meno di piantare qualche delizioso esemplare di Convallaria majalis, meglio conosciuta con il nome di Mughetto.

Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’Europa e dell’Asia settentrionale, dove fa bella mostra di sé nei boschi di latifoglie per lo più allo stato spontaneo. E’ caratterizzata da un rizoma sotterraneo che produce due foglie lunghe e lanceolate dal colore verde chiaro.

Nel periodo primaverile in mezzo alle foglie si forma un lungo stelo eretto, sul quale compaiono poi dei fiorellini bianchi e profumati a forma di campanula. In estate i fiori lasciano il posto ai frutti, dalla forma tondeggiante e dal colore rosso.

La Ginestra dei carbonai

ginestra dei carbonai

Gli affezionati lettori di PolliceGreen ricorderanno senza dubbio un articolo dedicato alla Ginestra, nel quale venivano dettagliatamente indicate le cure relative alla coltivazione. Perché allora tornare sull’argomento? Perché oggi vogliamo dedicarci ad una particolare varietà di questa spettacolare pianta, ovvero il Cytisus scoparius, comunemente conosciuto come Ginestra dei carbonai.

A prima vista potrebbe essere confusa con la Ginestra comune, ma se facciamo lo sforzo di avvicinarci alla pianta, possiamo notare che il Cytisus scoparius presenta la sezione dei rami a forma pentagonale, a differenza dell’altra che invece è a sezione tondeggiante.

Appartiene alla famiglia delle Fabacee ed è originaria dell’Europa, dell’Asia minore e dell’Africa. Alle nostre latitudini è piuttosto diffusa sia nelle zone montuose che a bassa quota, rallegrando la vista nei pressi dei boschi o lungo i sentieri con il suo colore giallo intenso.

Cercis siliquastrum, ovvero l’Albero di Giuda

albero di giuda

Il Cercis siliquastrum è conosciuto dai più come Albero di Giuda, per via della tradizione cattolica che racconta l’impiccaggione dell’apostolo traditore tra i suoi rami. Ma questo non significa certo che sia un albero da disprezzare o che non si possa coltivare nei nostri giardini. Anzi, i suoi colori spettacolari contribuiranno a rallegrare l’ambiente circostante, offrendo uno spettacolo differente per ogni stagione.

Stiamo parlando di una pianta appartenente alla famiglia delle Fabacee ed originaria dell’Asia minore, che ha trovato poi larga diffusione in tutto il bacino del Mediterraneo.

E’ caratterizzato da fiori riuniti in racemi, dal colore rosso o rosa-violaceo, che fanno la loro comparsa ancor prima delle foglie. Queste ultime sono ovali o a forma di cuore e attraversate da caratteristiche nervature. I frutti invece sono rappresentati da legumi appiattiti dal colore rossiccio, che resistono sui rami per tutto l’inverno, assumendo via via una colorazione brunastra.

La Nandina, bella in inverno e in primavera

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La nandina domestica è un arbusto sempreverde di origini cinesi appartenente alla famiglia delle Berberidaceae; è una pianta piuttosto resistente e si presta alla coltivazione in giardino dove offre uno spettacolo imperdibile per gran parte dell’anno. La nandina raggiunge infatti un’altezza abbastanza elevata (fino a 2 metri di altezza) ed è dotata di un bel fogliame variegato che diventa particolarmente appariscente in autunno quando assume una colorazione rossastra che permane fino a primavera inoltrata. Durante l’inverno invece la nandina si ricopre di bacche rosse molto decorative che fanno bella mostra di sè fino alla comparsa di deliziosi piccoli fiori bianchi a primavera.

Quanto alle cure colturali, la nandina domestica gradisce esposizioni soleggiate o in penombra ma è comunque una pianta piuttosto resistente alle basse temperature anche per periodi di tempo piuttosto lunghi. Le irrigazioni si rendono invece necessarie solo per le giovani piante e per lo più esclusivamente durante i periodi più caldi dell’anno; le piante poste a dimora già da qualche anno invece possono accontentarsi dell’acqua piovana, a meno che non vi siano lunghi periodi di siccità. In ogni caso, le innaffiature devono essere moderate ed occorre attendere che il terreno si asciughi tra un intervento e l’altro.

Babiana, la bulbosa dalla fioritura spettacolare

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Se volete arredare il vostro giardino con un tocco di colore, circondandovi di uno spettacolo di rara bellezza, potete puntare sulla coltivazione della Babiana, splendida pianta appartenente alla famiglia delle Iridacee ed originaria dell’Africa centro-settentrionale (in particolare Zibabwe e Namibia).

Si tratta di una pianta dalla crescita piuttosto ridotta (generalmente non supera i 40 centimetri di altezza), che comprende numerose specie a foglia decidua, visto che comincia a spogliarsi nel periodo della fioritura per poi restare senza fogliame fino all’inverno inoltrato.

Nonostante ciò, la Babiana è apprezzata per la sua spettacolare fioritura dal colore bluastro, rosa o bianco a seconda della specie, che rallegra la vista per tutto il periodo primaverile e ad inizio estate. Come coltivarla, quindi, per ottenere vasi ed aiuole al massimo dello splendore?

La Scarpetta di Venere

scarpetta di venere

Tra le Orchidee di maggior interesse dal punto di vista estetico, merita particolare attenzione la cosiddetta Scarpetta di Venere, conosciuta in alcune zone d’Italia anche come Pianella della Madonna.

I nomi comuni derivano in realtà dal greco Cupris (soprannome attribuito a Venere, divenuto per estensione un complimento verso una bella donna) e Pedion (calzatura in generale) il che ci porta direttamente verso il nome scientifico della pianta, ovvero Cypripedium.

Alcuni esemplari di questa magnifica pianta si possono reperire sull’Appennino o sulle Alpi, sebbene la raccolta indiscriminata da parte degli escursionisti l’abbia trasformata in una specie rara e protetta. Ma non è necessario recarsi sui prati di montagna e violare la legge per poter godere della bellezza della Scarpetta di Venere, visto che è possibile coltivarla tranquillamente nel proprio giardino, attenendosi a delle regole ben precise.

Agazzino, ornamentale e commestibile

agazzino

Agazzino è la denominazione comunemente usata per indicare la Pyracantha Coccinea, pianta dallo straordinario effetto decorativo sia nel periodo della fioritura sia in quello della comparsa dei frutti. Appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è originario delle zone temperate di Asia, Europa e Nord America, pur essendo ormai diffuso a tutte le latitudini.

Si presenta come una pianta arbustiva molto fitta ed è per questo che spesso viene utilizzata nella formazione di siepi. Tuttavia può risultare particolarmente spettacolare anche se coltivato come pianta unica, per via delle sue foglie ovali e lucide, dal colore verde scuro, dei fiori bianchi e profumati a forma di stella e dei frutti tondeggianti, riuniti in grappoli, dal colore arancio-rossastro.

L’Agazzino è una pianta utilizzata frequentemente in parchi e giardini, dove riempie la scena con i suoi colori, ma spesso viene utilizzata a scopo culinario, poiché i suoi frutti sono commestibili.

Lavori mese per mese: Gennaio


lavori mese per mese: Gennaio
In casa
Eliminare le foglie in­giallite e cercare di in­dividuare la causa del­l’inconveniente. Dedicare particolari cure alle piante con fioriture invernali per evitare che sfioriscano rapidamente. Controllare i sottovasi per eliminare l’acqua stagnante.
Provvedere alla con­servazione delle specie bulbose fiorite fra Na­tale e Capodanno, to­gliendo i bulbi dall’ac­qua quando le corolle sono appassite.
Sul balcone
Non annaffiare vasi e cassette durante la cat­tiva stagione, nelle re­gioni settentrionali; nel centro-sud è consiglia­bile somministrare qual­che bicchiere di ac­qua se il mese si man­tiene particolarmente asciutto e la tempera­tura oscilla intorno ai 10°.
Controllare periodicamente gli arbusti di ro­se. Se si verifica una precoce apparizione di gemme si rende ne­cessaria l’immediata potatura.
Provvedere, se neces­sario, alla riparazione dei tralicci per rampi­canti prima che i deli­cati germogli rendano più difficile questa operazione.

Melissa officinalis, ovvero la Cedronella

melissa officinalis

Torniamo ad occuparci ancora una volta delle erbe di maggiore interesse officinale, fermandoci nei pressi di una piantina di Melissa officinalis, meglio conosciuta dagli appassionati di giardinaggio come cedronella.

Si tratta di una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo nell’Europa del Sud e in Asia occidentale, ma che può anche essere coltivata all’interno dei giardini nostrani, sia per una questione puramente estetica che per i benefici che regala al nostro corpo.

Può raggiungere il metro di altezza ed è caratterizzata da foglie dal colore verde intenso, molto simili a quelle dell’ortica,  e da fiori bianchi a forma di calice.