Piante bulbose: la Fritillaria

fritillaria

Stanchi delle solite coltivazioni monocolore nel vostro giardino? E allora è il momento di ravvivare bordure ed aiuole con una bulbosa che vi regalerà grosse soddisfazioni dal punto di vista estetico, sia per la varietà delle specie che per i diversi colori assunti da ogni singola pianticella.

Stiamo parlando della Fritillaria, il cui nome prende origine dal latino fritillus (ovvero bossolo per dadi), per la conformazione dei fiori e la colorazione a scacchiera. Appartiene alla famiglia delle Liliacee ed è originaria del Sudafrica, da dove poi ha trovato ampia diffusione in tutte le zone temperate dell’emisfero settentrionale.

Può raggiungere i 120 centimetri di altezza, presentando fiori che vanno dal bianco al blu, dal giallo all’arancio, fino al rosso scarlatto, screziati a mo’ di scacchiera, appunto, o in tinta unica. Gli stessi fiori non sono molto gradevoli per l’olfatto, ma offrono uno spettacolo di rara bellezza sia in vaso che in piena terra.

Anemone blanda

anemone blanda

L’anemone blanda è una pianta appartenente al genere anemone della famiglia delle Ranunculaceae; rientra, come anemone nemorosa e anemone apennina, nel gruppo delle cosiddette anemoni a fiore di margherita ed è quindi una bulbosa che fiorisce tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera ricoprendosi per alcune settimane di numerosissimi fiori di colore bianco, rosa, lilla o blu, con centro giallo; presenta foglie sono di colore verde scuro, profondamente lobate. Le anemoni blande hanno portamento tappezzante, e crescono circa 15-20 cm in altezza e 7-10 cm in larghezza.

Quanto alle cure colturali, gli anemoni crescono bene in tutte le condizioni di luce, ma, pur non temendo il freddo, preferiscono le posizioni soleggiate o semiombreggiate; non necessitano di grandi quantità d’acqua e sopportano senza problemi brevi periodi di siccità, anche se nel periodo vegetativo è bene annaffiarli con regolarità, soprattutto durante la fioritura. Il terreno ideale deve essere profondo, ben drenato e ricco di materia organica; in primavera è possibile aggiungervi del concime specifico per bulbose.

Lobelia, varietà e cure

lobelia

Volete ravvivare il vostro giardino con un bel tocco di colore? E allora preparatevi a riempire bordure, aiuole e vasi sospesi con qualche piantina di Lobelia, estremamente decorativa e di facile coltivazione anche per i meno esperti nell’arte del giardinaggio.

Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Campanulacee, originaria dell’Oceania, dell’America e del Sudafrica, da dove poi si è diffusa nel resto del globo. Conta la bellezza di 200 specie, caratterizzate da foglie alterne di colore verde scuro e da fiori tubolari con colori che vanno dal blu al rosso, dal bianco al giallo, a seconda della varietà, che rallegrano la vista dal primo tepore della primavera fino al manifestarsi dei primi freddi.

Come detto, può essere coltivata con estrema facilità anche alle nostre latitudini, purché se ne rispettino le esigenze primarie. Qualche consiglio per una corretta e soddisfacente coltivazione?

Iperico, per combattere la depressione

iperico

Avete mai sentito parlare dell’erba di San Giovanni o dell’erba scacciadiavoli? Ebbene, queste due denominazioni fanno riferimento ad una bellissima pianta da giardino, molto utilizzata nell’arredamento di bordure ed aiuole ed utilissima dal punto di vista officinale.

Il suo nome botanico è Iperico (Hypericum), appartenente alla famiglia delle Hypericacee ed originario dell’Europa, dell’Asia e dell’America Settentrionale. Può raggiungere i 70 centimetri di altezza ed è caratterizzato da una bellissima fioritura gialla che rallegra l’ambiente circostante, grazie ai fiori con 5 petali e numerosi stami, circondati da un gran numero di foglie dalla forma oblunga e dal colore verde brillante.

Fiorisce da maggio a settembre, ma raggiunge il massimo della bellezza il 24 giugno ed è per questo che viene associato alla ricorrenza di San Giovanni. Generalmente cresce allo stato spontaneo, specie nelle zone soleggiate e secche, ma può essere coltivato anche in giardino, purché se ne rispettino le necessità. Come fare?

Asfodelo, ideale per bordure ed aiuole

asfodelo

Gli appassionati di giardinaggio si sorprenderanno nel trovare l’Asfodelo nella lista delle piante da coltivare in giardino, visto che in genere lo si incontra unicamente nei prati assolati o nelle zone aride e degradate delle macchie, dove la vegetazione tende a scarseggiare.

E invece questo tipo di pianta può rappresentare un’ottima soluzione per l’ornamento di bordure ed aiuole, risultando anche abbastanza semplice da coltivare.

Stiamo parlando di una specie erbacea che può raggiungere il metro di altezza con il suo fusto eretto e privo di foglie. Queste ultime partono invece dalla radice e con la loro forma nastriforme si collocano a “rosetta” nella parte inferiore della pianta. I fiori sono numerosi e riuniti in spighe dal colore bianco con una striscia scura nel mezzo. I frutti invece sono delle capsule che, aprendosi, lasciano cadere numerosi semi.

Piante tappezzanti: l’Artiglio del diavolo

artiglio del diavolo

Il nome sembrerebbe fuori luogo per un sito di giardinaggio, ma c’è una ragione ben precisa dietro il curioso appellativo dell’Harpagophytum procumbens, comunemente conosciuto come Artiglio del diavolo.

Secondo alcune fonti, tale denominazione deriverebbe dalla capacità delle radici (fatte ad uncino) di pungere le zampe degli animali che vi si avvicinano, provocando poi un dolore tale da farli saltare come indemoniati. Secondo un’altra tesi, invece, gli animali resterebbero impigliati e, non riuscendo a liberarsi, sarebbero condannati a morire di fame.

Qualunque sia la sorte delle povere bestie, comunque, è chiaro che ci troviamo di fronte ad una pianta che produce radici molto pericolose, capaci di intrappolare e colpire con delle punture micidiali. Tuttavia, non bisogna lasciarsi spaventare dalla pericolosità della pianta ed è opportuno invece considerarne l’aspetto ornamentale ed officinale.

Maggiociondolo, una macchia di giallo in giardino

maggiociondolo

Se avete l’esigenza di creare una macchia di colore nel vostro giardino, il Maggiociondolo può fare al vostro caso, con la sua splendida fioritura gialla e la straordinaria bellezza delle forme.

Il nome botanico è Laburnum anagyroides, mentre il nome comune deriva dalla caratteristica conformazione (somiglia ad un ciondolo, appunto) e dal periodo di fioritura. Fa parte della famiglia delle Fabacee ed è originario dell’Europa centro-meridionale, da dove si è diffuso nel resto del Vecchio Continente ed in Asia.

Può raggiungere i 6 metri di altezza, anche se spesso viene lasciato crescere in forma arbustiva per rallegrare aiuole e bordure. In Italia è molto diffuso allo stato spontaneo, specie nei boschi di latifoglie, dove trova la collocazione ideale accanto a Castagni, Carpini e Faggi.

Camellia Japonica “Charles Cobb”: caratteristiche e cure

Camellia Japonica Charles Cobb

La Camellia japonica della varietà “Charles Cobb” è una bellissima pianta dal fiore doppio con petali che, una volta aperti, si presentano disposti in modo irregolare, di colore rosso intenso con delle piccole antenne gialle tra i petali; le foglie sono lucide, dalla forma ovale e dal margine seghettato. Questa pianta si trova fiorita già a partire da fine anno. 

Quando decidete di acquistare una Camellia Japonica “Charles Cobb” sceglietene una ad inizio fioritura per essere certi della corrispondenza fra cartellino e varietà indicata; questa pianta richiede un’ombreggiatura parziale nelle ore centrali, specie nelle regioni calde; durante la stagione estiva va innaffiata anche tutti giorni, usando acqua morbida. Il terreno deve essere soffice e leggero, ricco di sostanza organica e ben drenato, ovvero che trattiene l’umidità.

Piante invernali: la Bergenia

bergenia

L’inverno è la stagione ideale per la Bergenia, che d’estate viene considerata quasi un’erbaccia, mentre nella stagione fredda vede sbocciare dei mazzetti di fiorellini campanulati dal colore che va dal bianco al porpora, che durano per diverse settimane. La Bergenia è una pianta sempreverde originaria dell’Asia centro-meridionale, appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae e caratterizzata da una forte resistenza: si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, anche a quelli rocciosi e calcarei, e non necessita di grandi cure, se non la rimozione dello scapo al termine della fioritura.

Le Bergenie non hanno particolari esigenze per quanto riguarda l’esposizione, anche se preferiscono i luoghi ombreggiati per non rischiare che il sole bruci le foglie. La Bergenia ha bisogno di grandi quantità d’acqua durante il periodo che va da marzo a ottobre, mentre l’annaffiatura può esser sospesa nel periodo invernale; in ogni caso controllate che il terreno non sia troppo asciutto.

Albizia, ovvero l’Acacia di Costantinopoli

albizia

Ancora una volta sulle pagine di PolliceGreen spunta una pianta dalla forma caratteristica, particolarmente apprezzata per la decorazione di parchi e bordure stradali. Parliamo dell’Albizia, appartenente alla famiglia delle Mimosacee ed originaria dell’Asia occidentale, da dove ha trovato poi larga diffusione in tutte le zone a clima temperato del pianeta.

Si tratta di una pianta che può raggiungere i 10 metri di altezza grazie al tronco con portamento eretto ed alla chioma ramificata. Le foglie sono molto somiglianti a quelle della felce, con numerosissime foglioline sottili che regalano alla pianta un aspetto elegante. I fiori invece sono estremamente caratteristici per via dei lunghi stami, che allungandosi offrono uno spettacolo di leggerezza dal colore rosa o violetto.

Le piante e i fiori di Natale

albero di natale

Tra le piante di Natale l’abete è sicuramente quella più conosciuta nelle due specie usate per allestire l’albero, ovvero l’abete rosso e l’abete bianco. L’abete è da sempre considerato l’albero legato alla nascita delle divinità, e con il tempo è stato adattato dal Cristianesimo; anche gli addobbi dell’abete sono stati reinterpretati in chiave religiosa: i lumini, infatti, simboleggiano la Luce che Gesù regala al mondo, i regali, i frutti e i dolci appesi o posti ai suoi piedi sono il simbolo dell’amore che ci offre.

Tra le altre piante legate al Natale, di cui per altro abbiamo già parlato, sono il vischio, considerato da sempre un amuleto contro le sventure e un portafortuna per le coppie che si baciano sotto ad esso, l’agrifoglio, l’edera e il pungitopo, che oltre ad abbellire la casa, sono piante legati ai riti pagani e alle credenze popolari per difendersi da stregonerie e malefici. Anche il ginepro, fin dall’antichità, era legato alle tradizioni natalizie, tanto che i suoi rami venivano addirittura sparsi sul pavimento per assicurarsi buoni auspici.

Arbusti ornamentali, Aucuba japonica

Aucuba_japonica

Come il corniolo, anche la Aucuba japonica è un genere appartenente alla famiglia delle Cornaceae; si tratta di piccoli arbusti sempreverdi a portamento eretto originari, come suggerisce il nome, del Giappone. Hanno di solito dimensioni piuttosto ridotte (gli esemplari adulti raggiungono al massimo i due metri di altezza) e una chioma densa e tondeggiante con grandi foglie cuoiose e lucide di colore verde brillante.

Le specie maggiormente diffuse e coltivate sono quelle a foglie variegate:

Aucuba japonica variegata, con foglie verde brillante variegate di bianco;

Aucuba japonica crotonifolia, con foglie di colore verde variegate di arancione o rosso.

All’inizio della primavera l’Aucuba japonica produce piccoli fiorellini di colore marrone raccolti in pannocchie, cui segue in autunno, negli esemplari femmina, la comparsa di bacche rosse che permangono sulla pianta fino a primavera.

Questo arbusto preferisce le posizioni semiombreggiate e teme il pieno sole; resiste invece molto bene al freddo, anche se è consigliabile tenerla al riparo dai venti freddi invernali.

Cisto, il fiore che dura un solo giorno

cisto

Strano destino quello del Cisto, fiore dalla rara bellezza, ma dalla durata molto limitata nel tempo, tanto che si fa in tempo a vederlo nascere ed appassire nel corso di un solo giorno. Si tratta di una pianta della famiglia delle Cistacee che comprende una ventina di specie sempreverdi, originarie del bacino del Mediterraneo.

Ha un aspetto tondeggiante e ramificato, con foglie vellutate dal colore verde brillante e fiori rosa o bianchi molto simili nella forma alla rosa selvatica. Fiorisce in primavera e, come detto, ogni singolo fiore dura un solo giorno, ma la pianta ha una fioritura prolungata nel tempo, regalando uno spettacolo continuo nel corso dei mesi.

A fioritura conclusa, poi, appariranno i frutti, ovvero delle piccole capsule che contengono numerosissimi semi, che poi daranno vita ad altre piante, riempiendo l’ambiente circostante. Generalmente il Cisto cresce allo stato spontaneo, ma non è raro trovarlo in giardini ed aiuole. Come coltivarlo dunque?

Corniolo, arbusto fiorito in inverno

frutti corniolo

Il corniolo (Cornus mas) è un arbusto o piccolo albero a foglie caduche appartenente alla famiglia delle Cornacee; originario di Europa, Africa e Asia Minore cresce spontaneamente nelle radure dei boschi di latifoglie ma viene coltivato a scopi ornamentali e per l’utilizzo dei frutti soprattutto nel nord della penisola.

Ha uno sviluppo piuttosto lento e in età adulta raggiunge i 5-7 m di altezza. I primi rami del corniolo si dipartono già a poche decine di centimetri dal terreno e si sviluppano in modo tale da conferire all’arbusto un portamento tondeggiante; la corteccia, marrone e liscia, tende a perdere grandi scaglie lasciando chiazze di colore marrone-arancio.

Tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera il corniolo produce fiori piumati di colore giallo, che rallegrano il giardino prima della ricrescita delle foglie; alla fioritura segue, in primavera inoltrata, la comparsa di piccole drupe (bacche carnose) tondeggianti che, una volta giunte a maturazione in piena estate, diventano rosso intenso e appaiono simili a ciliegie.