Costruire un portico, quali permessi servono?

Se avete in mente di costruire nel vostro giardino una tettoia oppure un bel portico, ecco alcuni suggerimenti utili per non sbagliare, richiedendo in comune le autorizzazioni necessarie per non incappare in delle segnalazioni e sanzioni, salatissime, per abusi edilizi. E ancora, come costruire un portico senza permessi?

portico

Il portico, per essere realizzato senza permesso edilizio, dovrà essere considerata precaria o di pertinenza. Cosa significa? Semplicemente che non dovrà essere fissa, ovvero ancorata al suolo o cementata. In tutti i casi contrari andrà richiesta una apposita dia all’ufficio tecnico del comune ove dovrà sorgere la struttura. La richiesta dovrà essere accompagnata da un elaborato progettuale e tecnico a firma di un geometra, che attesti la conformità ai regolamenti urbanistici: la locale amministrazione ha 30 giorni dal deposito del progetto per fare delle eccezioni. Se non si pronuncia allora potrete procedere tranquillamente alla costruzione della vostra opera, in base al principio del silenzio assenso.

Eventualmente un pergolato può rivelarsi un’ottima alternativa al porticato, in quanto essendo costituito da montanti verticali e da elementi di connessione, questi possono ben sostenere anche reti ombreggianti o teli o piante (come l’edera ad esempio), tutti elementi previsti dal Regolamento Urbanistico Edilizio del Comune di residenza e liberi da vincoli. Nonostante non vi siano vincoli per la realizzazione del pergolato, occorrerà verificare le sue misure standardizzate in base ai singoli regolamenti urbanistici comunali.

In alcuni comuni sono infatti previste delle lunghezze massime che possono variare da 10 a 15 mq, oltre tale limite dovete richiedere ed ottenere il nulla osta tramite Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

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