Decorazioni di Capodanno con il vischio

La pianta simbolo del Capodanno è senz’altro il vischio, un arbusto molto ramoso appartenente alla famiglia delle Viscacee, caratterizzato da bacche biancastre dalla consistenza gelatinosa; il vischio ha da sempre un significato beneaugurante e per questo viene usato come decorazione durante il periodo festivo, ad esempio, confezionare delle ghirlande portafortuna, ma anche per abbellire le candele e decorare i centrotavola.

Il vischio è considerato una pianta portafortuna e dalle proprietà magiche fin dall’antichità, soprattutto presso le popolazioni nordiche e celtiche che lo ritenevano simbolo dell’immortalità e dell’eternità; addirittura, i druidi preparavano con il vischio delle pozioni capaci di guarire la sterilità e ogni altro male. Questa pianta è considerata di buon augurio anche dagli innamorati che infatti si baciano sotto ad un suo ramoscello; l’usanza di baciarsi sotto al vischio è dovuta ai poteri magici di fecondità legati alla pianta.

Secondo la tradizione, le corone e le ghirlande realizzate con il vischio devono essere appese alle pareti di casa e alla porta principale in modo da proteggere gli abitanti e assicurarsi l’armonia familiare per un anno. Ecco, quindi, perché durante il periodo di Natale e di Capodanno si realizzano le ghirlande di vischio.

Ghirlanda di vischio

Realizzare una ghirlanda di vischio è molto semplice, vediamo cosa occorre e come prepararla.

Materiali: una ghirlanda di vite di circa 8 centimetri, delle foglie di vischio, delle bacche di vischio, un filo metallico e del nastro rosso.

Preparazione

Avvolgete il nastro intorno alla ghirlanda di vite e realizzate un fiocco con un cappio piuttosto lungo in modo da poterla appendere; aiutandovi con il filo metallico fissate le foglie di vischio e le bacche intorno alla ghirlanda e vicino al nastro in modo da nascondere i nodi ed eventuali imperfezioni della ghirlanda. Una volta decorata ben bene, appendete la vostra ghirlanda in casa o sulla porta principale.

Photo Credit: Thinkstock

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