Edgevorzia, per i documenti importanti e per le colonie costose

Edgevorzia

Il nome scientifico di questo interessante ge­nere botanico, ricorda lo studioso inglese M. P. Edgeworth, e la scelta di tale denomina­zione si deve allo svizzero Meissner, un na­turalista che compì molti viaggi alla ricerca di nuove piante. Fu appunto durante una spedizione in Cina che Meissner scoprì l’ edgevorzia e la portò in Europa.

Dalle fibre del legno di questi esotici arbu­sti in Oriente si ricava una speciale carta, che si lavora a mano e che anticamente ve­niva usata per la fabbricazione di cartamo­neta e attualmente impiegata solo per im­portanti documenti ufficiali.

Oggi l’edgevorzia si sfrutta soprattutto per la raccolta dei fiori, dal delicatissimo profu­mo, da cui si estrae un’essenza molto ap­prezzata e che entra come «base» nella composizione delle colonie più costose.

L’edgevorzia si impiega soprattutto per la decorazione del giardino e, di solito, viene posta lungo il viale d’ingresso oppure a la­to del cancello in quanto la sua delicata fioritura avviene in inverno, quando tutto il resto è povero di vegetazione; non è raro che i profumatissimi fiori, che appaiono pri­ma delle foglie, si schiudano quando il ter­reno è coperto di neve e le altre piante at­torno sono ammantate di brina. È questo il primo, precoce annuncio di primavera.

Le edgevorzia sono forse le piante che ri­chiedono il minor numero di cure fra tutte le specie da giardino.

Basta evitare le posizioni ventose, concima­re in autunno con letame o fertilizzante or­ganico e annaffiare due volte la settimana durante la primavera e l’estate.

È consigliabile non potarle, perché la loro forma è naturalmente molto elegante e la crescita assai lenta; comunque, se fosse ne­cessario tagliarle, è bene eseguire la pota­tura subito dopo la caduta dei fiori, elimi­nando solo il legno giovane. Infatti questi arbusti fioriscono sul legno dell’anno prece­dente.

Il terreno deve essere molto permeabile e possibilmente privo di calce, tale da impedi­re ristagni d’acqua.

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