Caldo estivo: gli effetti dannosi sulle piante

Le alte temperature estive provocano diversi danni sulle piante erbacee e sugli arbusti e per questo bisogna stare attenti a contenere gli effetti che provoca il caldo estivo.

Gli effetti del caldo non sono uguali in tutte le piante, bensì variano a seconda di diversi fattori: innanzi tutto la specie e la varietà botanica, ad esempio, le piante che crescono nel bacino Mediterraneo sono più resistenti di quelle che vivono nei climi continentali, l’età dell’esemplare, infatti le specie giovani sono più sensibili al caldo rispetto a quelle adulte, la struttura, non a caso quelle erbacee soffrono di più il caldo e la presenza di fiori e frutti. Come dicevamo, i danni che il caldo può provocare alle piante sono diversi, vediamo i più frequenti.

Colpo di calore

Questo effetto del caldo all’inizio si manifesta con il disseccamento di una porzione limitata della pianta, e in genere si evidenzia nelle giornate molto calde e ventose; le specie più colpite sono la vite e l’actinidia, e le ragioni sono da ricercare nell’insolazione eccessiva, che provoca uno squilibrio idrico e che causa danni irreversibili a fiori e frutti.

Disidratazione o appassimento

Questo fenomeno è quello più frequente e colpisce le piante esposte al sole per molto tempo o scarsamente annaffiate; oltre alla disidratazione avviene anche un rallentamento del processo di fotosintesi clorofilliana.

Scottatura

Anche le scottature compaiono in caso di temperature molto alte o di esposizioni prolungate al sole e, in genere, colpiscono il colletto e il fusti delle giovani piante.

Spaccatura dei frutti

Nei frutti e negli ortaggi possono verificarsi delle spaccature provocate dalle alte temperature, ma anche depressioni sulla buccia e tacche scure.

Disseccamento dei fiori

Questo fenomeno si riscontra soprattutto nelle piante che hanno bisogno di essere annaffiate frequentemente, soprattutto se sono esemplari a fioritura estiva, e quindi specie come le dalie, i gerani, le petunie e i gladioli.

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