Giardino giapponese: le piante

Costruire un giardino giapponese può essere molto semplice se si sa come agire. L’elemento chiave, ormai è chiaro, è l’equilibrio. Quello tra gli elementi che lo compongono. Questo non significa però che il giardino debba apparire in qualche modo artificiale. Altro punto chiave infatti è il contrasto, un dualismo che contrappone elementi diversi tra loro. Si tratta di un concetto che deve essere espresso anche con le piante chiamate ad inserirsi.

In questo caso una contrapposizione importante avviene tra le piante maschili e quelle femminili.

Anche nel caso delle piante, come per le pietre e l’acqua, il valore delle stesse deve essere sia estetico che simbolico. E’ pacifico quindi che la prima divisione avviene tra piante considerate di sesso diverso.  La loro differenza consiste nella forma: le prime sono alte e slanciate e sono presenti in numero davvero molto basso all’interno del giardino giapponese. Le seconde, dalla tradizionale forma bassa e tondeggiante sono utilizzate in forma più ampia e vengono inserite nelle zone considerate tranquille.  Ogni pianta, a prescindere dal sesso poi è distinguibile per la sua tipologia: sempreverde e caduca.

Scopriamo ora quali sono le piante maschili più diffuse. La tradizione vuole che all’interno della nostra struttura non manchino mai un Pinus Pentaphyllla od un Taxus, ovviamente lavorati secondo lo stile conosciuto come “macrobonsai“, e quindi con i palchi tipici della tradizione giapponese. Il significato che tali piante recano con sé è contemporaneamente sia di protezione che di sottomissione.

Le piante femminili, riconducibili a quelle da fiore, hanno un duplice significato all’interno del giardino giapponese. Esse sono chiamate a rappresentare la bellezza della natura, ma anche del percorso che le porta ad essere portatrici di vita. Un percorso lungo ed impetuoso dai frutti delicati, brevi, ma bellissimi: i fiori per l’appunto. La pianta comunemente utilizzata per il “gonfiamento” dei suoi fiori è l’azalea, conosciuta sotto il nome giapponese di satzuki: la loro forma a “palla” appare davvero rassicurante. Tra le più utilizzate inoltre, vi è il ciliegio ed il prunus mume. Il loro portamento esile e spigoloso esprime in maniera ottimale il dualismo.

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