Irrigazione a goccia: cosa è

L’irrigazione è l’elemento fondamentale per ottenere dei fiori e delle piante rigogliose. Ne esistono differenti tipi: oggi affronteremo l’irrigazione a goccia o irrigazione “localizzata”. Un termine che deriva direttamente dall’inglese drip irrigation e micro-irrigation, e che consiste, come appare naturale che sia, in un metodo di irrigazione che rilascia lentamente l’acqua, bagnando contemporaneamente sia la radice della stessa che la zona attigua.

Ovviamente questo metodo è stato creato per ridurre al minimo l’utilizzo dell’acqua. Per sua natura l’irrigazione a goccia può utilizzare o un micro-spruzzatore che rilascia getti d’acqua sottile nelle vicinanze della pianta, o tramite dei gocciolatori. Solitamente questo tipo di innaffiamento viene utilizzato nelle coltivazioni di tipo arboreo (ulivi ad esempio, n.d.r.) ma sempre di più si sta diffondendo nella realtà contadina per ciò che riguarda le leguminose ed ortaggi tipo i pomodori.

Questo tipo di irrigazione può anche essere definita superficiale (SDI: surface drip irrigation, n.d.r.)distribuendo delle “ali gocciolanti” attaccati a dei tubi rigidi se concepiti per durare a lungo per coltivazioni arboree, e di tubi morbidi se concepiti per una coltivazione di tipo annuale come quella degli orti. Un sistema ancora poco utilizzato in Italia e molto avanzato prevede che l’impianto venga interrato in modo tale che i gocciolatori vengano a contatto diretto con le radici delle piante ed al contempo non creino disturbo alle normali operazioni di coltura.

Si tratta di una tecnica di irrigazione che si sta man mano diffondendo a macchia d’olio in Italia, soprattutto in quelle zone dove le risorse idriche sono limitate, sia dove la manodopera è limitata, in modo tale di ottenere maggiori risultati con minore spesa. Sebbene nel XX secolo questa tecnica fu perfezionata, l’iirigazione a goccia veniva utilizzata fin dall’antichità, riempiendo degli otri di argilla ai quali veniva praticato un piccolo foro per consentire il passaggio della goccia.

Nel 1860 furono fatti i primi esperimenti con delle tubature d’argilla, ma solo tra il 1913 ed il 1934 vennero costruiti degli impianti a goccia simili a quelli tuttora in uso. Fu solo nel dopoguerra, con l’arrivo sul mercato delle plastiche moderne che tale settore conobbe l’importante sviluppo attuale.

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