Le carenze nutritive più comuni delle nostre piante

Le piante da appartamento o da terrazzo possono soffrire di carenze nutritive. L’assenza di uno specifico nutrimento però – specialmente se diagnosticata in tempo – non causa gravi problemi e può essere affrontata ponendovi rimedio in breve tempo. Un buon giardinere fai da te deve sempre tenere d’occhio le foglie, la loro quantità e qualità, e deve anche misurare il ph del terreno, in quanto si tratta di un valore che può incidere molto sulla capacità della pianta di assimilare i nutrimenti.

Sono tre le categorie principali di carenze nutritive delle nostre piante:

1. Carenza di Azoto

Durante la fase vegetativa le piante hanno bisogno di azoto, che viene utilizzato per costituire l’intera struttura della pianta che avendo a disposizione più azoto sarà più forte e ricca di foglie, con una struttura ben solida.
Quando una pianta ha carenza di azoto cresce lentamente. Le foglie più vecchie cominciano ad ingiallire fra le venature e se non si interviene si seccano, muoiono e cadono a terra. Inoltre le piante con carenza di azoto possono avere steli morbidi e rami molto sottili, che tendono a spezzarsi.

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Per curare e rimediare a piante con una carenza d’azoto si può somministrare un buon fertilizzante ricco d’azoto ed i primi segni di miglioramento saranno visibili 4-5 giorni dopo la prima dose.

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Overdose di Azoto

Anche un eccessiva quantità di azoto (ad esempio dovuta ad un eccesso di fertilizzante) può essere un problema. Le piante che ne soffrono mostrano generalmente un inscurimento delle foglie e un fogliame esageratamente rigoglioso ma molto vulnerabile allo stress e agli attacchi di muffa e insetti. I rami possono diventare più fragili e deboli, l’acqua sarà assimilata in maniera ridotta ed i fiori saranno piccoli.

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Per rimediare si può provare a sciacquare il substrato con il triplo dell’acqua rispetto il volume del vaso che si sta usando, e soprattutto non bisogna usare fertilizzanti contenenti azoto per un’intera settimana, in modo che la pianta possa consumare quello già presente nel terreno e nelle foglie.

3. Carenza di Fosforo

Le piante utilizzano il fosforo nel corso della germinazione e durante tutta la fioritura. Una carenza di fosforo infatti è la causa principale del mancato sviluppo delle infiorescenze. In commercio esistono fertilizzanti appositi per la fioritura, che contengono dosi massicce di fosforo e si possono mescolare ad altri fertilizzanti per migliorare la fioritura delle piante.

La carenza di fosforo causa in genere l’arresto della crescita della pianta, le foglie restano piccole e assumono un colorito bluastro e possono essere cosparse di chiazze. Le punte delle foglie si arricciano verso il basso mentre le foglie più danneggiate potrebbero accartocciarsi e cadere. La carenza di fosforo può presentarsi più facilmente se il substrato supera il valore 7 di pH, quindi una possibile soluzione al problema è quella di abbassare il pH della soluzione nutritiva e portarlo ad un valore corretto a seconda del tipo di pianta.

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