Il Melo bonsai

melo bonsai

Se siete appassionati di bonsai e non volete spendere un capitale nell’acquisto di piante nane, potete puntare sulla raccolta di esemplari selvatici e poi procedere con la coltivazione domestica, ricoprendo di attenzioni il vostro piccolo albero. Che ne dite, ad esempio, di dedicarvi alla coltivazione di un Melo bonsai? Reperire un esemplare adatto all’allevamento come bonsai non è poi così difficile, a patto che si punti su un albero selvatico, che produca frutti di piccole dimensioni.

Basterà scegliere qualche ramo abbastanza giovane, tagliarlo e poi inserirlo in un miscuglio di terriccio universale, torba e sabbia. Quando la nostra talea avrà attecchito al terreno, avremo il nostro melo bonsai e potremo cominciare a trattarlo come un albero nano, dedicandogli tutte le attenzioni del caso. Scegliamo quindi una posizione adatta alla coltivazione del melo bonsai, posizionando il vaso in una zona ben illuminata della casa, in modo che possa ricevere il sole diretto per diverse ore nel corso della giornata.

Le irrigazioni dovranno essere regolari, lasciando che il terreno si asciughi tra un intervento e l’altro e riducendone la frequenza nel corso della stagione invernale. Nel corso della stagione vegetativa, poi, sarà opportuno intervenire con del concime complesso, da sciogliere nell’acqua delle irrigazioni un paio di volte al mese, ma non nei mesi più caldi dell’anno.

Come ogni bonsai, poi, anche il Melo ha bisogno di interventi continui di potatura, sia essa radicale o di contenimento. L’operazione va effettuata prima della ripresa vegetativa, ma ogni periodo dell’anno è adatto per sfoltire la chioma e regalare al bonsai la forma desiderata. I rami tagliati andranno ricoperti con mastice cicatrizzante all’altezza dei tagli, per impedire che la pianta risenta delle potature. Durante la stagione vegetativa, infine, si possono applicare pesi, fili e tiranti sui rami giovani, in modo che il Melo bonsai cresca rispettando il “disegno” pensato dal giardiniere di turno.

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