Melograno, concimazione e potatura

Il melograno per svilupparsi bene e donare un raccolto degno di tale nome ha bisogno di essere sottoposto a diverse cure che ne aiutino una sana crescita. Tra di loro vi sono la concimazione e la potatura. Cerchiamo di comprenderne di più.

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Concimazione del melograno

La concimazione più importante alla quale il melograno deve essere sottoposto è quella precedente alla piantumazione. Lavorare il terreno con dello stallatico o del letame maturo e far “riposare” prima di mettere a dimora l’albero o la giovane pianta è basilare. Più generalmente, se l’esemplare sembra averne bisogno si può lavorare su una fertilizzazione a base di azoto.

Potatura del melograno

Il melograno deve essere potato in modo giusto e nel momento giusto. Nei primi tre anni della sua vita ad esempio non necessita di grandi interventi ma solo di piccoli tagli per aiutarlo a formare delle impalcature. Se il melograno viene coltivato come alberello di inverno vanno tagliati i polloni, ovvero i rami che crescono alla base della pianta e i succhioni, quelli che crescono sul tronco sotto la chioma.

Se invece si decide per una forma a cespuglio, appena messo a dimora, il melograno deve essere spuntato a circa 15-20 cm da terra, mantenendo solo le branche che formeranno i rami principali dei cespugli.Questo ovviamente vale per le piantine giovani. Dato che fiori e frutti si sviluppano nella zona terminale dei rami gli stessi non vanno accorciati troppo. Il periodo ideale per questi interventi, va sottolineato, dura da gennaio a marzo. In questo modo non si intacca lo sviluppo della pianta.

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