L’Orchidea Farfalla

orchidea farfalla

L’orchidea farfalla, il cui nome botanico è Paphiopedilum villosum, appartiene alla famiglia delle Orchidacee, ed è una pianta originaria del sud est asiatico, più precisamente dell’India settentrionale, della Birmania e della Thailandia. L’orchidea farfalla possiede foglie perenni, lunghe da 10 a 15 centimetri; questa pianta produce un unico fiore molto appariscente, con petali dai colori molto brillanti.

L’orchidea farfalla ha bisogno di molta umidità e di un substrato ricco di materia organica, e richiede molta luce ma non diretta. Come la maggior parte delle orchidee non è tanto importante l’irrigazione, quanto l’umidità ambientale, che deve essere circa del 60-70%; per ottenerla è necessario vaporizzare spesso le foglie con acqua e sistemare il vaso su uno strato di ghiaia bagnata. La pianta va comunque annaffiata una volta a settimana da ottobre a febbraio e tre volte alla settimana durante il resto dell’anno. Per stimolare la fioritura è utile tenere la pianta di notte a una temperatura inferiore a 15°C, senza tuttavia tenerla all’aperto.

Per quanto riguarda la concimazione, se il substrato è ricco di materia organica non è necessario un apporto supplementare di fertilizzante; questa orchidea può essere colpita dai batteri delle piante e, se l’ambiente è troppo asciutto, anche dal ragnetto rosso. La moltiplicazione dell’orchidea farfalla avviene per divisione dei cespi, che deve essere effettuata quando la pianta è sufficientemente grande; affinché l’operazione abbia un buon esito, dopo averla effettuata bisogna bagnare le nuove piante tutti i giorni per due settimane mantenendole a una temperatura di 18-20°C.

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