Fiori da piantare a febbraio, centaurea

fiore di fiordaliso

Il genere Centaurea (Asteraceae) comprende circa cinquecento specie di piante erbacee e annuali, coltivate a scopi sia ornamentali che medicamentosi, la più nota delle quali è forse il fiordaliso (centaurea cyanus). Come in tutte le Asteraceae i fiori delle centauree sono capolini avvolti da brattee, in questo caso disposte su più file e di colori che vanno dal rosa, all’azzurro, al porpora e al violetto; la fioritura inizia intorno a metà maggio e si protrae fino ad estate inoltrata. Le foglie sono alterne, di colore verde brillante o grigio-argento talvolta ricoperte da una peluria biancastra.

Si tratta in genere di piante piuttosto resistenti e di facile manutenzione adatte sia alla coltivazione in aiuole e bordure che in vaso. Quanto alle cure colturali, la centaurea non ha particolari necessità in fatto di terreno e cresce bene con del semplice terriccio universale, a patto però che il substrato sia ben drenato. Pur non temendo il freddo, queste piante amano molto le esposizioni soleggiate e necessitano di innaffiature abbondanti, anche se tra un intervento e l’altro è opportuno attendere che il terreno si asciughi. Alle concimazioni si procede ogni 20-25 giorni aggiungendo all’acqua delle innaffiature del concime per piante da fiore.

Morfologia delle piante: le radici

radici

Nel regno vegetale si possono trovare piante molto semplici costituite da una sola cellula, cioè unicellulari, e altre più complesse, cioè pluricellulari. Le piante pluricellulari sono formate da tre organi principali: le radici, il fusto e le foglie, e da altri organi con funzione riproduttiva, ovvero i fiori, i frutti e i semi. Oggi parleremo del primo degli organi principali delle piante, e cioè le radici

Le radici svolgono due funzioni molto importanti: l’alimentazione e l’ancoraggio della pianta al terreno; quest’organo è in grado di assorbire dal suolo l’acqua e i nutrienti indispensabili per la crescita della pianta. In natura i nutrienti si rigenerano in modo spontaneo tramite la pioggia o la decomposizione delle materie organiche, mentre per le piante in vaso bisogna somministrarli periodicamente perché si esauriscono.

Potatura: indispensabile lavoro in giardino

potatura

Parlando del balcone abbiamo detto che il mese di febbraio, almeno in qualche zona del nostro Paese, non si presta a dare inizio ai normali lavori di giardinaggio, mentre rappresenta il periodo ideale per occuparsi della sistemazione o della risistemazione di terrazze e giardini, due operazioni che si debbono terminare prima che si compia il risveglio primaverile e che le piante ricomincino  a vegetare.

Parleremo quindi, tra poco, del come impiantare un giardino, nella sua struttura fondamentale, dei vari stili, del modo più consigliabile per sfruttare le caratteristiche del terreno, del clima, della particolare esposizione del luogo e così via.

Comunque, prima di parlare della sistemazione del giardino, è necessario descrivere un’operazione importantissima, che generalmente non può essere rimandata oltre la fine di febbraio neppure nelle regioni più fredde, operazione da cui dipendono molte fioriture e, nel caso delle specie da frutto, anche la produzione di raccolti più o meno abbondanti. Intendiamo riferirci alla potatura.

Erbe aromatiche: il sedano

sedano

Il sedano (Apium graveolens), oltre ad essere molto utilizzato in cucina come ortaggio, è anche un’ottima erba aromatica; questa pianta cresce spontanea nel nostro Paese e si divide in due specie: quella dulce, che è anche quella più utilizzata e la rapaceum, conosciuta come sedano rapa, poco diffusa in Italia ma molto usata nel resto d’Europa. 

Il sedano è un’ombrellifera biennale che si semina in autunno in semenzaio e si trapianta la primavera successiva nell’orto, in un terreno fertile e ben drenato; durante la coltivazione è opportuno effettuare la sarchiatura per mantenere il terreno libero dalle piante infestanti. Sia la varietà dulce che quella rapaceum fioriscono nei mesi giugno e luglio, producendo delle infiorescenze ad ombrello di colore bianco e verde e dei frutti al cui interno ci sono dei semi.

Una ventina di giorni prima di effettuare la raccolta del cespo si può praticare l’imbianchimento, per rendere le coste più morbide e saporite; l’operazione consiste nel raccogliere la terra intorno alla parte bassa dei cespi dopo averli legati, ponendoli in un luogo buio affinché diventino bianchi.

Piante tappezzanti: la Pellionia

pellionia

Tra le piante tappezzanti più apprezzate dal punto di vista estetico, non possiamo non ricordare la Pellionia, appartenente alla famiglia delle Urticacee ed originaria della Birmania e della Malesia.

Si tratta di una pianta con fusti succulenti che variano colore a seconda della specie (dal rosa al rosso), con foglie piatte e lanceolate dalla colorazione particolare (un’alternanza di verde chiaro e scuro molto apprezzabile per la vista). Durante i mesi invernali, poi, il fogliame tende a divenire di colore violaceo, regalando uno spettacolo ancor più suggestivo.

Come detto è un’ottima tappezzante, particolarmente indicata dunque per decorare angoli morti del giardino e zone di difficile coltivazione come dirupi e scarpate. Non necessita di cure particolari, pur richiedendo dei piccoli accorgimenti utili a favorirne la crescita. Come ottenere il meglio dalla nostra pianta di Pellionia?

Come rendere un balcone accogliente in pochi metri quadrati

balconcino fiorito

Abbiamo visto come rendere più armonica la proporzione di un balcone troppo lungo rispetto alla sua larghezza. Rimangono ora da considerare quei balconi in cui lo spazio è ridotto veramente ai minimi termini (cosa abbastanza frequente nelle case moderne). Ebbene anche in questi casi è possibile trovare delle soluzioni:

Balconi fioriti

Se il balcone ha un parapetto in muratura abbastanza largo si può sistemare su di esso una fila di vasi o cassette di piante di na­tura ricadente come gerani, edera, petunie, plumbago, nasturzi (è opportuno far instal­lare una serie di ganci o una ringhierina che corra lungo tutto il piano di appoggio per evitare il pericolo che qualche recipiente possa precipitare in strada). Al bordo interno del parapetto possono es­sere fissati dei reggivaso in metallo in cui collocare dei vasi ove siano state piantate le stesse specie che si trovano sul parapetto, ma con fiori di colore contrastante. Così il balconcino avrà un doppio bordo fiorito, e poiché quello interno non supera i 20-25 cm di altezza, non porta via molto spazio;

Fiori da piantare a Febbraio, il garofano indiano

tagete garofano indiano

Sotto il nome di tagete vanno circa 50 specie di piante fiorite, annuali o perenni, appartenenti alla vastissima famiglia botanica delle Asteraceae; noto anche con il nome comune di garofano indiano, il tagete è tra i fiori più diffusi in assoluto, sia per la coltivazione in vaso che per quella in aiuole e bordure, grazie alla sua facilità di coltivazione e alle calde tonalità dei suoi fiori che vanno dal giallo al rosso scuro e permettono di creare, in associazione con altre annuali, splendide macchie di colore.

I fiori fanno la propria comparsa in tarda primavera (verso Maggio-Giugno) e rimangono a far bella mostra di sè fino ad autunno inoltrato; si tratta capolini a petali doppi o singoli che ricordano i garofani o le margherite e crescono solitari su fusti lunghi e sottili adornati da foglie verde scuro, frastagliate che emanano un odore a dire il vero non troppo gradevole (caratteristica a cui il tagete deve il nome comune di “puzzola“). La pianta ha portamento cespuglioso e può raggiungere un’altezza compresa fra i 25 e gli 80 cm.

Portulaca, la pianta di porcellana

portulaca

La Portulaca, meglio conosciuta come Pianta di porcellana, è una splendida succulenta appartenente alla famiglia delle Portulacacee ed originaria dell’America meridionale, da dove poi ha trovato larga diffusione in tutte le zone a clima temperato.

Si tratta di una pianta a portamento eretto o prostrato a seconda della specie, con fusti carnosi dal colore rossastro, e foglie verde chiaro, ora cilindriche ora appiattite, che presentano un ciuffetto di peli alla base. I fiori possono assumere le più disparate colorazioni, regalando così al nostro giardino uno magnifico spettacolo nelle ore diurne (di notte la Portulaca tende a chiudersi su se stessa).

Successivamente alla fioritura, la pianta offrirà delle piccole capsule contenenti semi commestibili, che insieme a fusti e fiori rappresentano un ottimo ingrediente per le insalate.

Rizottoniosi, ovvero il marciume del colletto

Rizottoniosi

La rizottoniosi è una malattia causata da un micelio chiamato Rhizoctonia solani che colpisce sia le piante ornamentali che quelle da frutto; le sue “vittime” preferite sono le gerbere, i gerani, i ciclamini, i tulipani e molte altre specie.

La rizottoniosi è conosciuta anche come marciume del colletto, in quanto il principale sintomo di questa malattia è il deperimento del colletto della pianta e delle redici; per riconoscere questi sintomi basta osservare queste parti, che in caso di attacco da parte del micelio diventano di colore rossastro. La rizottoniosi porta al deperimento dell’esemplare colpito e al suo disseccamento; a volte questa malattia può colpire anche le foglie, che presentano chiazze scure e marciume.

Come ottenere un balcone accogliente

balconi accoglienti

Esiste un balcone che si possa definire di misura ideale?

Evidentemente è difficile ri­spondere alla domanda, tanto più che in tal senso concorrono valutazioni di carattere esclusivamente personale. Comunque un balcone su cui poter coltivare un discreto numero di fiori senza dover faticare troppo potrebbe avere le dimensioni di 6 m per 1 m e mezzo. Spesso la realtà è però ben diversa e lo spazio destinato ai fiori si riduce a una lista di cemento lunga 5-6 m e larga a ma­lapena 70-80 cm: si tratta quindi di un bal­cone lungo e stretto, senz’altro non facile da decorare.

Tuttavia, con un accorto gioco di masse chia­re e scure, con la scelta di recipienti adatti, è possibile ottenere qualche buon risultato sul piano decorativo.

Vediamo, in pratica, quali accorgimenti si possono adottare per avere un bel balcone fiorito:

Piante da appartamento: la Vriesia

vriesia

La Vriesia o Vriesea è una splendida pianta appartenente alla famiglia delle Bromeliacee ed originaria dell’America centrale e meridionale, parecchio diffusa alle nostre latitudini, dove viene coltivata per lo più all’interno delle pareti domestiche.

La bellezza della pianta sta sia nel fogliame lucido con un meraviglioso effetto chiaro-scuro, sia nella fioritura dalla forma di spada che può assumere colorazioni diverse a seconda della specie. La Vriesia cresce molto lentamente, rallegrando per un lungo periodo di tempo la nostra casa, ma generalmente tende a “spegnersi” dopo la fioritura, lasciando alla base solo qualche germoglio dal quale si producono nuove pianticelle.

In ogni caso, vale la pena adottarla come amica, poiché regalerà uno spettacolo di rara bellezza per tutto l’arco dell’anno, sempre ammesso che venga coltivata nella maniera corretta. Come?

Balconi per tutti i gusti

fiori_sui_balconi

II mese di febbraio, soprattutto nelle regioni del Nord Italia, non è adatto a dare inizio ai lavori stagionali in giardino, mentre rap­presenta il momento più propizio per si­stemare organicamente il balcone, sia per quanto riguarda la sua struttura sia per quel­lo che concerne la scelta delle piante più consigliabili per le varie posizioni e situa­zioni.

Balconi fioriti, indicazioni di massima

Dare una veste fiorita a balconi e terrazze non è facile, anzi è senz’altro più difficile che non creare dal nulla un giardino, so­prattutto nei confronti del futuro esito delle piantagioni, delle soluzioni estetiche, della scelta dei recipienti e così via. Per evitare, nel limite del possibile, errori determinanti e dare al nostro piccolo angolo verde un’impostazione di massima veramen­te razionale ed apprezzabile sotto ogni aspetto, è indispensabile esaminare il proble­ma nelle sue molte sfaccettature e in rela­zione ai diversi climi, al variare dell’esposi­zione, all’ampiezza del terrazzo ed anche in base alle singole esigenze o preferenze di stile.

Erbe aromatiche: il cerfoglio

cerfoglio

Il cerfoglio (Anthriscus cerefolium) è un’erba aromatica originaria delle regioni mediterranee europee; è una specie biennale che può raggiungere i 45 centimetri di altezza e che possiede foglie sottili di colore verde, simili a quello del prezzemolo, e con un profumo che ricorda quello dell’anice; i fiori sono bianchi e riuniti in ombrelle del diametro di 7 o 8 centimetri,che compaiono nell’estate dell’anno successivo alla semina.

Il cerfoglio va seminato all’inizio della primavera oppure in inverno se può essere protetto in serra; ama i terreni ben drenati e ricchi di materia organica, e le posizioni soleggiate o a mezz’ombra. Va annaffiato con regolarità in primavera e in estate, ed essendo una pianta molto rustica, difficilmente subisce attacchi di malattie o di parassiti.

Celosia, ovvero la Cresta di Gallo

celosia

Avete mai sentito parlare di Celosia? Probabilmente no, visto che questa magnifica pianta da giardino è conosciuta comunemente con il nome di Cresta di gallo o Amaranto piumoso, a seconda della conformazione della propria fioritura.

Si tratta di un genere che comprende una sessantina di specie, appartenenti alla famiglia delle Amarantacee ed originarie di Asia, Africa ed America del nord. E’ una pianta caratterizzata da uno stelo succulento e da foglie lanceolate, che assumono colorazioni diverse a seconda della specie di appartenenza.

Le fioriture, seppur differenti da una varietà all’altra, sono tutte ugualmente spettacolari e caratteristiche e rallegrano la vista da giugno a settembre.