Perchè pianificare le colture nell’orto?

Piantine

La rotazione dell’orto è un passaggio basilare per ottenere il meglio dalle proprie colture e per mantenere fertile il terreno nonostante lo sfruttamento che se ne possa fare nel corso degli anni. Perché è così importante?

E’ molto semplice: in questo modo non solo si assicura sempre il giusto nutrimento alle piante, ma si riesce ad evitare la penetrazione di agenti patogeni che possano colpire le stesse. Il terreno è composto da diversi elementi di cui gli ortaggi si nutrono attraverso le radici grazie all’irrigazione. In base alla quantità ed alla qualità dei nutrienti presenti nel terreno, le piante crescono più in salute e in modo abbondante. Ma questo è possibile se la quantità degli elementi presenti rimane a buoni livelli o comunque trova un intercambiabilità che non è sempre fornibile con la semplice concimazione.

Per eseguire una buon rotazione delle colture è importante prima di tutto dividere il terreno in settori e tenere un reminder di ciò che viene coltivato in ognuno di essi nel corso dl tempo. Altro fattore importante: è necessario studiare le piante e ciò di cui hanno bisogno. Conoscere quali sono gli effetti della coltivazione delle piante nel terreno aiuta anche a stabilire l’ordine in cui le stesse dovranno poi essere alternate in base agli elementi di cui hanno bisogno e quelli che rilasciano nel terreno. Esempio? I pomodori consumano tantissimo azoto, mentre le leguminose lo rilasciano nel terreno.

E’ quindi consigliabile evitare di far succedere nello stesso spazio delle piante appartenenti alla stessa famiglia. Per aiutarvi nel comprendere il tutto possiamo dirvi che esistono 4 tipi di piante che devono essere rotate nella coltura:

  • Piante da rinnovo: sono quelle che possiamo sfalciare ed interrare per migliorare l’apporto nutrizionale del terreno attraverso il sovescio.
  • Piante miglioratrici: sono le leguminose che aiutano a fissare l’azoto nel terreno
  • Piante consumatrici in moderazione: parliamo di ortaggi come sedano, cipolle e lattuga, che riescono a sfruttare anche minime risorse per sopravvivere
  • Piante che impoveriscono: brassicacee, cucurbitacee e solanacee, che sfruttano al massimo i nutrienti.

Compreso perché è importante ora?

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