Le cure invernali per le piante acquatiche

I giardini acquatici non sono costituiti solo dai laghetti: si possono coltivare le piante acquatiche all’interno di tinozze o di grandi contenitori e, anche le acquatiche, come le piante da appartamento e da giardino, hanno bisogno di cure particolari durante l’inverno.

Cure invernali per ninfee e fiori di loto

Nelle regioni a clima più rigido, infatti, è bene spostare all’interno le tinozze che contengono piante acquatiche da fiore; ovviamente non tutte le piante acquatiche hanno la necessità di essere ricoverate all’interno, ciò infatti è indicato soprattutto per quelle delicate, come le ninfee e i fiori di loto che sono assolutamente inadatte a vivere a temperature troppo basse e che, quindi, devono essere spostate all’interno fino all’arrivo della primavera.

Non tutte le ninfee, però, temono i rigori invernali; ad esempio le ninfee rustiche resistono anche all’esterno, ma solo se vengono coltivate in specchi d’acqua abbastanza profondi, dove il gelo non possa creare un blocco di ghiaccio con il terreno.

Le ninfee tropicali sono molto delicate e non possono essere lasciate all’esterno, e se ciò non è possibile bisogna conservare i rizomi nel terriccio bagnato e ad una temperatura minima di circa 10°C; lo stesso vale per i fiori di loto, i cui rizomi devono essere conservati all’interno di sabbia umida. Oltre ai loti e alle ninfee, altre piante acquatiche delicate che devono essere ricoverate all’interno sono il papiro, il giacinto d’acqua e la lattuga acquatica.

Dove spostare i contenitori con le piante acquatiche

Ovviamente bisogna prestare attenzione anche alla scelta del luogo nel quale spostare i contenitori con le piante acquatiche; l’ideale sarebbe un locale luminoso con temperature stabili che non scendano mai sotto lo zero, come ad esempio la veranda. Assolutamente da evitare è il garage, dove le piante verrebbero intossicate dai gas di scarico delle automobili.

Durante la stagione invernale i contenitori con le piante acquatiche devono essere riempiti ogni dieci o quindici giorni, mentre non è necessario aggiungere fertilizzanti; eventuali foglie cadute devono essere rimosse dall’acqua perché potrebbero decomporsi e inquinare l’acqua.

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