Piante che comunicano con il sistema di irrigazione?

Comunicazione tra piante e sistema di irrigazione? Sembra essere possibile. Esse grazie ad una applicazione messa a punto da una scienziata italiana possono indicare direttamente il momento in cui necessitano di acqua.

orto in serra irrigato

Incredibile? Eppure è vero. E l’autrice di questa fantastica invenzione è Jessica Rosati, una studentessa di ingegneria di 26 anni del Politecnico di Bari che recentemente, proprio per questo motivo è stata premiata con l’Ibm PhD fellowship Award. Il sistema ideato è perfetto per essere utilizzato in quei giardini che necessitano di una particolare gestione delle risorse idriche. In questo modo infatti è possibile azzerare l’impatto ambientale riducendo lo spreco di acqua.

Il progetto “L’Internet delle cose” di cui questo metodo fa parte, in pratica estende l’utilizzo della rete anche agli oggetti. E’ grazie alla messa a punto di tali applicazioni che gli stessi riescono a comunicare dati che li riguardano o che riguardano l’ambiente che li circonda a dei computer che li elaborano. Ovviamente nel caso della app della studentessa italiana non vi sono degli oggetti inanimati al centro del sistema ma delle piante che possono avvisare i sistemi di irrigazione nel momento in cui hanno sete. Ovvero quando determinati parametri raccolti nel momento di perfetto equilibrio di condizioni vengono a cambiare. Quali sono’ Tra di essi la concentrazione d’acqua nelle colture, il caldo e l’umidità. Secondo dei dati prestabiliti la app rilascia “segnale” agli irrigatori per indicare loro quando far partire l’acqua.

E’ di certo questa un’applicazione molto interessante del progetto “L’internet delle cose”. Di sicuro una delle più utili a livello pratico, soprattutto in quei luoghi nei quali il giusto utilizzo dell’acqua è necessario per la sopravvivenza delle piante e l’ottenimento di un buon raccolto. Allo stesso modo è molto utile nelle serre, dove è decisamente più facile tenere sotto controllo determinati parametri.  Converrete con noi, comunque, che si tratta di un’invenzione dalle mille potenzialità.

Photo Credits | gtfour / Shutterstock.com

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