Piante da appartamento: la Fittonia

fittonia

Al genere Fittonia appartengono due specie di piante da appartamento (Fittonia argyrineura e Fittonia verschaffeltii), tanto apprezzate quanto difficili da coltivare, considerando la quasi impossibilità di riprodurre in casa le condizioni di umidità dell’area di origine.

La famiglia di appartenenza è quella della Acanthacee, mentre l’origine si può ricondurre all’America del Sud (il Perù in particolare), sebbene siano stati fatti numerosi tentativi di coltivazione anche in altre zone del Globo.

La Fittonia è caratterizzata da foglie ovali di colore verde brillante con venature bianco-avorio (nel caso della varietà argyrineura) o rosso carminio (nel caso della varietà verschaffeltii). Tende a crescere in larghezza, rendendosi particolarmente adatta alla coltivazione in vasi sospesi.

Come detto, la Fittonia è di difficile coltivazione, ma questo non significa che non si possa riuscire nell’intento, cercando la collocazione adatta alla sua crescita. Prima di tutto bisogna ricordare che ama le posizioni luminose, ma non i raggi diretti del sole, che ne rovinerebbero il fogliame.

La temperatura deve mantenersi sempre tra al di sotto dei 20°C, ma mai inferiore ai 16°C, poiché si tratta di una pianta che predilige il clima mite e costante. Di fondamentale importanza è poi l’innaffiatura, abbondante in estate e più moderata in inverno, facendo comunque in modo che il terreno si mantenga umido. Nel periodo più caldo dell’anno (o in presenza di clima secco, dovuto al riscaldamento domestico nella stagione fredda), sarà bene intervenire con delle operazioni di nebulizzazione, in modo che la Fittonia possa crescere in un ambiente simile a quello della zona di origine.

Le concimazioni si rendono assolutamente necessarie a partire dal secondo anno di vita della pianta, quando occorrerà intervenire con del fertilizzante liquido almeno una volta a settimana.

La propagazione avviene per divisione di cespi nella stagione primaverile, impiantando immediatamente le nuove pianticelle in vaso e lasciandole radicare. Si può procedere anche per talea di germoglio, ma trattandosi di una pianta di particolare delicatezza, forse è meglio non avventurarsi in un’operazione simile.

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