Piante esotiche, la caigua

Tra le piante esotiche che stanno vivendo una nuova giovinezza nel nostro paese, in materia di coltivazione,vi è senza ombra di dubbio la caigua. Sta infatti pian piano diventando protagonista di diversi piatti, con soddisfazione del nostro organismo, grazie alle sue proprietà.

caigua

Quel che ci fa bene tendiamo molto spesso a volerlo coltivare da solo. E in un orto sul balcone o in piena terra la caigua è una pianta esotica che sia adatta senza troppe problematiche alle nostre temperature ed al nostro clima generale. Ad essere commestibili sono in particolare i suoi frutti. Non dobbiamo dimenticare che si tratta di una specie erbacea molto diffusa nei paesi della fascia tropicale e di conseguenza molto consumata.

Il suo nome scientifco è Cyclanthera pedata e di lei non si hanno notizie certe sull’origine. E’ molto probabile che sia una pianta autoctona del Perù poi diffusasi in tutto il centro-sud America. E non solo: è una delle erbacee da consumo più coltivate anche in Nepal e Bhutan. Ovviamente se si vuole coltivare la caigua qui in Italia bisognerà scegliere luoghi molto soleggiati che possano assicurare alla pianta una esposizione pressoché costante ed un calore adatto. Il terriccio dovrà essere ben lavorato, soffice e fertile. E’ altrettanto importante sapere, se decidete di partire dalla semina di questo esemplare, che lo stesso impiega 2-6 settimane per germinare, che in alcuni casi possono raggiungere anche le 8 settimane. La temperatura deve essere intorno ai 16-20 gradi affinché la stessa avvenga.

Lo ripetiamo, non è impossibile coltivare la caigua: quel che va ricordato è che come pianta tropicale necessità dei suoi tempi e di condizioni specifiche.

Photo Credits | Studio Barcelona / Shutterstock.com

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