Piante killer in aumento, perchè?

Le piante killer negli ecosistemi consolidati sono in costante aumento. Perché questo accade? Con questa curiosa dicitura si intende indicare tutta quella flora non autoctona che diventa facilmente infestante e che non si fa problemi a soffocare tutto il resto.

piante

Non è una novità che questo accada anche in Italia, specialmente con le piante acquatiche.  Si tratta di un modo di colonizzare gli spazi molto silenzioso e contemporaneamente molto veloce. In alcuni casi sono semplici piante tipiche di un’altra zona del mondo, in altri casi hanno in aggiunta la caratteristica di essere velenose.  In generale però tutte le piante killer giungono in luoghi molto lontani da quelli d’origine in due modi: attaccate involontariamente a giacche e suole, o attraverso degli alberi e piante usate per “rinverdire” alcune zone.

Nella maggior parte dei casi i vettori di queste piante sono inconsapevoli di esserlo. Ed è proprio questo che preoccupa gli scienziati che stanno studiando il fenomeno. Qualcosa che non sta occorrendo solo in Italia, ma in tutto il mondo. E’ uno scambio di materiale biologico derivante dalla globalizzazione e che avviene sia per “colpa” del turismo che per il trasferimento di merci di ogni tipo.  E come in Italia spesso ci si trova a combattere con piante extracomunitarie, non è una novità che in America, ed in particolare a New York  vi sia un imponente contaminazione europea. Il problema non è legato solo alla flora di per se stessa, ma anche agli allergeni che vengono rilasciati nell’aria e nel terreno a cui talvolta né gli animali né gli uomini sono preparati. Come combattere il problema? Attraverso la conoscenza delle piante e l’eliminazione meccanica delle stesse.

Photo Credit | Wikipedia

 

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