Piante succulente: la Rhodiola

Rhodiola RoseaLa rhodiola, il cui nome scientifico è Rhodiola Rosea, è una pianta appartenente alla famiglia delle Crassulacee. Si tratta di una fioritura che cresce naturalmente in terreni e prati molto umidi e torbosi in altitudini che variano dagli 800 ai 3500 metri. Pur essendo una pianta estremamente diffusa nelle zone più fredde e montuose dell’asia, è ampiamente riscontrabile anche nelle zone montane più alte e fredde del resto d’Europa.
E’ possibile trovare degli esempi spontanei di questa graziosa ed utile pianta anche sulle nostre Alpi ed in particolare in Scandinavia ed in Islanda. Parliamo di una pianta succulenta perenne, caratterizzata da una radice rizomatosa di discreto volume che può raggiungere fino ai 35 cm di altezza. E’ dotata di numerosi ramificazione. Ogni fusto è di consistenza carnosa e nasce da un rizoma molto robusto. Le foglie sono di tipo succulento e tendono ad avere un colore tra il verde e l’azzurro.

Grazie alle sue proprietà terapeutiche la rhodiola viene anche coltivata: la raccolta si effettua nel periodo autunnale dopo 3-4 anni dalla semina. Le radici vengono lavate ed essiccate a temperature di circa 40-50°C.

I fiori sono vengono riuniti in infiorescenze terminali dal colore giallo-bruno. La Rhodiola è una pianta dioica, ovvero è dotata sia della specie maschile che la specie femminile. Un modo per riconoscere il diverso sesso delle piante è dato proprio dal colore dei fiori: i “maschi” presentano una colorazione giallo brillante, mentre le “femmine” sono caratterizzate da fiori più piccolo e di colore verde giallastro.

Il suo nome scientifico è stato estrapolato dal fatto che durante la sua vegetazione, la pianta emana un caratteristico profumo di rosa. In Siberia è largamente usata per le sue proprietà fitoterapiche e per tal motivo viene chiamata anche “radice dorata”.  Piccola curiosità: nelle zone autoctone della Russia viene bevuta sotto forma di bevanda alcolica per ottenerne benefici immediati

Photo Credit | Thinkstock

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