Insetticidi naturali, il piretro

Il piretro (Chrysantemum cinerariaefolium) è una pianta appartenente alla famiglia delle Compositae (o Asteraceae) che cresce spontanea solo lungo le coste del Mar Adriatico; in altri paesi del mondo viene invece coltivata soprattutto per estrarne le piretrine, sostanze tossiche usate per produrre insetticidi. Le proprietà del piretro sono infatti parassiticide.

Il fiore è del tutto simile a quello di una margherita, le foglie, vellutate e di colore grigiastro, crescono però alla base del fusto. Le parti utilizzate a scopi parassiticidi sono i capolini che vengono essiccati e macinati per ottenere una polvere giallognola chiamata razzia o piretro. Quest’ultima è molto utilizzata in agricoltura e giardinaggio dal momento che risulta molto tossica per gli animali a sangue freddo ma poco per l’uomo e gli animali a sangue caldo e, allo stesso tempo, è poco inquinante.

Il piretro svolge la propria azione insetticida soprattutto contro afidi, coleotteri, mosca bianca, cicaline, larve di lepidotteri mentre non ha alcun effetto su insetti terricoli, come l’ozirrinco, acari, vermi della frutta e, più in generale, su tutti gli insetti che riparano all’interno delle foglie accartocciate. In commercio è disponiblie sia liquido che in polvere e nonostante sia uno dei pochi insetticidi considerati naturali va usata comunque con molta cautela.

Il piretro infatti non è selettivo e rischia di recare danni anche agli insetti utili; inoltre non va utilizzato in prossimità di stagni e corsi d’acqua, dal momento che risulta nocivo anche per i pesci, e non va impiegato durante la fioritura per evitare danni alle api impollinatrici.

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