Prato ornamentale, scelta delle piante erbacee

prato all'inglese

Creare e mantenere un prato ornamentale nel proprio giardino non è difficile, a patto però di possedere alcune competenze tecniche relative all’impianto e alla manutenzione e tener conto di alcuni fattori quali il tipo di zona climatica in cui il prato dovrà sorgere e le finalità che questo dovrà avere. Inoltre, nella progettazione del prato si dovrà tenere conto del tipo di suolo (più o meno soffice o compatto), delle caratteristiche acide, neutre o basiche del terreno, dell’esposizione della superficie prescelta al sole e al vento e, non meno importante, della quantità di tempo che potrà essere dedicata alla cura del prato stesso. Quest’ultimo fattore in particolare influenza anche la scelta delle dimensioni del manto erboso.

In linea di massima possiamo distinguere tre tipologie di prato ornamentale: il prato ornamentale rustico, il prato ornamentale estetico e il prato sportivo. Il prato ornamentale rustico si presta ad abbellire soprattutto i giardini di case di campagna anche in terreni non perfettamente pianeggianti e richiede interventi di manutenzione piuttosto contenuti. Anche la preparazione del terreno non presenta un grande impegno restando limitata il più delle volte all’aggiunta di fertilizzanti.

Il prato ornamentale estetico è quello cui ci si riferisce comunemente con il nome di prato all’inglese e rappresenta la tipologia più adatta a giardini eleganti e molto curati. La preparazione del terreno avviene attraverso l’aggiunta di sabbia, al fine di livellare il suolo e migliorarne il drenaggio, e torba. Al contrario di quanto avviene nel prato rustico, sulla superficie del prato all’inglese non sono tollerate erbe infestanti.

Le piante erbacee impiegate per la realizzazione del prato dovranno assicurare una copertura fitta e soffice durante tutto l’anno. Si tratta di specie appartenenti alla famiglia della Graminaceae che si distinguono per la colorazione intensa e persistente, le foglie sottili e la resistenza tanto a parassiti e malattie quanto al calpestio. Le graminaceae destinate alla creazione di manti erbosi si suddividono in due grandi gruppi: macroterme e microterme.

Le macroterme si sviluppano nelle stagioni più calde e la temperatura che le vede prosperare meglio è compresa fra 26 e 35 gradi. Le microterme crescono in primavera e a temperature comprese fra 15 e 25 gradi, mentre in estate rallentano la crescita per difendersi dalla calura eccessiva. Le prime si sviluppano a partire da maggio e necessitano di maggiori cure colturali nei mesi caldi, mentre le seconde hanno bisogno di nutrimento in primavera. Queste ultime si adattano bene a qualunque tipo di prato, mentre le macroterme sono molto impiegate per prati sportivi.

E’ pur vero però che nello stesso manto erboso troviamo spesso consociate specie diverse al fine di garantire una copertura costante e resistente tutto l’anno e in diverse condizioni climatiche. La scelta delle specie da consociare deve comunque tenere conto dei fattori cui abbiamo già accennato. Per i principianti esistono nei garden center miscugli già preparati per rispondere  a precisi criteri.

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