Fiori invernali, la Primula obconica

primula obconica

La primula obconica è un’erbacea perenne di origine asiatica appartenente alla famiglia delle primulaceae; a differenza della più nota primula vulgaris, fiorisce dall’inizio dell’autunno e fino a primavera inoltrata rallegrando gli appartamenti durante i mesi freddi. Possiamo quindi definirla a buon diritto il fiore invernale per eccellenza insieme al ciclamino.

Si tratta di una pianta di modeste dimensioni e difficilmente supera i trenta cm di altezza; presenta una rosetta basale, costituita da foglie tondeggianti di colore verde intenso, ricoperte da una sottile peluria (che può causare irritazioni cutanee!) fra le quali spicca un lungo stelo sottile (simile a quello del geranio) sul quale sorgono i fiori di solito nelle tonalità del rosa, rosso, lilla, viola.

Quanto alle cure colturali, le primule obconiche sono piante d’appartamento per eccellenza; vanno esposte in luoghi luminosi, ma non soleggiati e a temperature non inferiori ai 4-5°C; è fondamentale anche tenerle al riparo dai colpi d’aria. Dall’autunno fino alla piena estate, vanno annaffiate regolarmente mentre durante i mesi più caldi è bene sospendere le bagnature poichè le primule vanno in riposo vegetativo e devono essere poste al riparo in luogo ombreggiato. In ogni caso bisogna sempre evitare di bagnare i fiori.

La primula obconica non ha grandi esigenze in fatto di terreno: va bene del terriccio comune, purchè abbastanza soffice e ben drenato. Annaffiature eccessive o un terreno poco drenante, possono causare infatti lo sviluppo della muffa grigia e di marciumi radicali. La moltiplicazione può avvenire per seme, in primavera, ma in realtà è molto più comune acquistare le piantine già fiorite al garden center.

Sebbene venga coltivata per lo più come pianta d’appartamento, la primula obconica può essere utilizzata anche in giardino per aiuole e bordure poste in posizioni ombreggiate e semi-ombreggiate.

Quanto a parassiti e malattie, le primule obconiche temono l’attacco di acari, ragno rosso e mosche bianche.

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