Punteruolo nero anche in Italia

Il punteruolo nero è arrivato in Italia. Insetto parassita originario del Messico, questo pericoloso coleottero pur essendo “cugino” del punteruolo rosso delle palme, ha un altro target naturale: le piante grasse. Sono infatti esse la sua vera passione.

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E più precisamente agavi, yucche e cordilinee. Degli esemplari che fino ad ora erano considerati resistenti rispetto a qualsiasi minaccia alle nostre latitudini. Foglie carnose, fiori alti e imponenti fino a 6 metri di altezza. Il rischio di vedere scomparire questa tipologia di pianta, se non si sarà in grado di affrontare la minaccia in modo corretto e veloce, è molto alto. Non va dimenticato come il punteruolo rosso delle palme abbia e stia facendo una strage della sua vittima di elezione.

Tornando indietro nel tempo va però segnalato che la minaccia del punteruolo nero (Scyphophorus acupunctatus) era già stata anticipata da “Striscia la Notizia” qualche mese fa attraverso l’opinione espressa dal presidente del Centro studi delle palme di Sanremo, Claudio Littardi e da un gruppo di ricercatori francesi specializzati nella lotta contro il punteruolo nero da tempo. Esso infatti è presente nello stato d’oltralpe e nessun insetticida efficace è ancor stato trovato. Perché questo è un problema? E’ molto semplice: le larve del coleottero sono in grado di divorare dall’interno la pianta e funzionare da veicolo per un batterio che porta le piante grasse a marcire molto velocemente. La speranza è quella di riuscire a trovare il più presto possibile un rimedio che riesca perlomeno a rallentare un “contagio” che rischia di lasciare un notevole impatto sulla nostra flora succulenta.

Photo Credit | Wikipedia

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