Perché si usa l’ulivo nella Domenica delle Palme?

ramoscello d'ulivo

Oggi, per il calendario liturgico cattolico è la Domenica delle Palme, ossia il giorno in cui si ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. La Domenica delle Palme è celebrata la domenica prima di Pasqua e con essa ha inizio la settimana santa. Come tutti sanno, è tradizione durante la Domenica delle Palme far benedire un ramoscello d’ulivo: scopriamo i simboli che si celano dietro questo gesto.

L’ulivo è considerato, fin dai tempi più remoti, simbolo di pace; compare in molti racconti biblici: ad esempio ne tiene un ramoscello nel becco la colomba che tornò da Noè dopo il diluvio, lo si ritrova nell’Orto dei Getsemani nel quale Gesù si reca a pregare la notte prima del suo arresto e, sempre ramoscelli d’ulivo, erano tra le mani della gente che acclamava Gesù al suo ingresso in Gerusalemme, proprio per questo durante la festa delle Palme si benedicono i rami d’ulivo.

Infatti, in tutte le parrocchie vengono distribuiti dei ramoscelli d’ulivo o di palma benedetti, da conservare come simbolo di pace e poi usarli per adornare la tavola di Pasqua. Come dicevamo, oltre all’ulivo, possono essere usate anche le palme per questa tradizione; portare il ramoscello d’ulivo a casa significa abbandonare i sentimenti di violenza e di vendetta, ma significa anche augurare tranquillità e armonia.

Nel Vangelo secondo Giovanni si narra che la popolazione avesse usato solo rami di palma per acclamare Gesù, in quanto simboleggiano il trionfo e la regalità e, pare che i rami d’ulivo siano stati introdotti dalla tradizione popolare perché era più difficile trovare le palme che gli ulivi, soprattutto in Italia, una terra nella quale le piante d’ulivo sono molte diffuse.

Nei Paesi dell’Europa settentrionale, nei quali non cresce l’ulivo, che è una pianta tipica dell’area mediterranea, si sostituiscono i ramoscelli con fiori e foglie intrecciate.

 

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