piante di natale bacche portafortuna

Piante di Natale, le bacche portafortuna

Tra le piante di Natale che possono essere utilizzate per abbellire la casa o per regalo, ovviamente devono essere prese in considerazione anche tutti quegli esemplari che portano con loro le “bacche portafortuna“: quei magnifici frutti rossi che con la loro “luce” rallegrano gli ambienti.

agrifoglio

ginepro protagonista giardino

ll ginepro, affascinante protagonista in giardino

Se si possiede un giardino spazioso piantare del ginepro può rivelarsi un’ottima idea. Non solo si potrà contare su una pianta adeguata a livello scenografico, ma si avrà la possibilità di sfruttarla pienamente nel momento in cui compariranno le sue bacche.

ginepro

aridisia pianta natalizia

Ardisia, perfetta pianta natalizia

ardisia

Tutto ciò che gioca sul verde e sul rosso ed è caratterizzato da bacche, diciamolo, è perfetto per il Natale. E l’ardisia non è immune da questo incantesimo. E non solo perché rientra di diritto nelle piante che vengono considerate come portafortuna, ma perché si tratta di un esemplare semplice da coltivare e facile da utilizzare in molti modi.

Ghirlande di natale con bacche e pigne

Il Natale, come ogni festa, può stimolare la creatività di chi decide di festeggiarla. Oggi insieme vedremo come comporre una ghirlanda con bacche, pigne, ed altre componenti naturali, in modo tale da non far mancare un tocco di verde (e rosso)nelle nostre case.  Certo, in vendita vi sono ghirlande di tutti i tipi, ma volete mettere la soddisfazione di crearle da soli, con le proprie forze? Non vi è paragone. Vediamo come fare,  magari utilizzando per la nostra composizione delle piante natalizie.

Mirtillo rosso

mirtillo rosso

Questo delizioso frutto tipico del sottobosco, annoverato più volte tra i frutti della passione, in quanto rosso, è molto utilizzato in cucina, per preparare composte, marmellate, per accompagnare panne cotte o per guarnire dolci di ogni specie e per accompagnare carni; ma, le sue molteplici virtù benefiche, lo vedono ben inserito anche in medicina, dove è utilizzato per la cura delle infezioni delle vie urinarie, nella prevenziene dell’osteoporosi, e, visto l’alto contenuto di antiossidanti che lo caratterizza, nella prevenzione delle patologie cardiovascolari e dei tumori, e addirittura come aiuto nel ritardare il processo di invecchiamento.

Il mirtillo rosso americano, o “cranberry”, appartiene alla famiglia delle Ericaceae e proviene dai boschi del Nord America orientale.

Da qualche tempo le piantine sono disponibili anche in Italia: si tratta di piccoli arbusti sempreverdi coprisuolo che raggiungono l’altezza di 20 cm e il diametro di 1 metro.

Data la loro origine, resistono benissimo al freddo e al gelo e crescono in terreno acido, umido e soffice.

Ginepro, la pianta delle “coccole”

ginepro

II nome di questa pianta ha le sue radici in due parole latine jumenta, giumenta e pa­rere, ossia generare, con il significato di «far partorire il bestiame». Infatti i frutti del gi­nepro, che si chiamano coccole o galbule, erano considerate nell’antichità dei validi sti­molanti della funzione uterina durante il parto. Oggi, questi graziosi frutti blu, che giungono a maturazione verso l’autunno, tro­vano ampio impiego come essenza aromati­ca, sia nella preparazione di vivande a base di carne, e soprattutto di selvaggina, oppure per dare profumo a vari liquori e per distil­lare l’essenza del famoso gin.

Le diverse specie di juniperus o ginepro (da quello più noto, che è il communis, e da cui si raccolgono le aromatiche coccole blu, sino ai ginepri più decorativi e di origine esotica) vengono impiegate per la creazione di siepi e macchie isolate, per coprire scar­pate e declivi, per ornare le roccaglie e an­che per la coltivazione in vaso sul balcone.

Con le specie di più alta statura si possono realizzare anche quinte e divisioni fra giar­dino e giardino oppure compatti filari ai lati di viali o di «parterre» erbosi.

L’unica preoccupazione, per quanto riguar­da la coltura del ginepro, è riservata alla scelta della specie, per evitare di piantare presso il mare un ginepro più adatto al clima montano e viceversa.

Ciliegio d’inverno, per un’amicizia duratura!

ciliegio d'inverno

Nel Sudamerica attribuiscono al ciliegio di inverno, appartenente al genere solarium, ec­cezionali qualità terapeutiche, soprattutto di carattere sedativo, e questo spiega ampia­mente la ragione che ha determinato la scel­ta del nome scientifico di queste piante. In­fatti, Solanum deriva dalla parola sudameri­cana solanem ossia consolazione, a indicare i notevoli vantaggi che si possono ottenere affidandosi ai medicamenti ricavati dalle boc­che di queste graziose piante. Nel linguag­gio floreale, il ciliegio d’inverno rappresenta l’«amicizia duratura», forse a causa della notevole durata dei suoi frutti, che persisto­no sui rami per mesi, dall’autunno sino alla fine inverno.

II ciliegio d’inverno, si utilizza soprattutto come pianta da appartamento, ma nelle re­gioni a clima mite può essere impiegato an­che nella decorazione di cortili e verande e, al limite, anche in piena terra, purché in posiziona riparata e non troppo esposta al sole.

Nelle zone a clima rigido, dopo aver passa­to la cattiva stagione in casa, il ciliegio d’in­verno può essere posto senza alcun timore all’aperto sempre in luogo tiepido e in mez­z’ombra.

Gaultheria, il giardino si tinge di rosso

gaultheria

Abbandoniamo per un giorno le piante che fioriscono in autunno o quelle che è bene interrare in questo periodo dell’anno ed occupiamoci della Gaultheria, una splendida pianta a fioritura primaverile, che regala uno spettacolo di rara bellezza.

Penserete che il nostro lavoro di articolisti sia un po’ confuso, vista la mescolanza di argomenti su piante che sembrano non avere a che fare con la stagione autunnale, ma leggendo queste poche righe, vi renderere conto che anche la Gaultheria ha il diritto di essere nominata tra le piante della stagione in corso, per via del particolare aspetto rossiccio che assume da settembre in poi.

Appartiene alla famiglia delle Ericacee ed è originaria di Asia, America ed Oceania, sebbene oramai sia diffusa in tutte le zone a clima temperato, dove cresce e prolifica in bordure ed aiuole o come tappezzante nei giardini rocciosi.

Le piante del mese di Novembre

clerodendro

L’anno è entrato nella sua fase culminante e dopo la dorata parentesi di ottobre la sta­gione si avvia rapidamente verso il grigiore dell’inverno, verso la lunga serie di giorni freddi e nebbiosi, solo raramente illuminati dal sole. Le piante lasciano cadere, giorno dopo giorno, le ultime foglie e solo qualche corolla rompe il verde già spento tipico del­l’autunno.

Tuttavia, esistono piante che sono ancora in piena fase vegetativa o che rivestono un par­ticolare interesse per la presenza di bacche colorate; senza contare le specie da appar­tamento che proprio in questa stagione en­trano nel periodo più importante per quan­to riguarda la loro funzione decorativa. In­fatti, mentre diminuisce l’interesse per gli esemplati coltivati all’aperto, si delinea in modo sempre più vivo il ruolo delle piante cosiddette « ornamentali per interno » che da questo momento hanno il compito di por­tare un po’ di verde tra le pareti delle no­stre case. Nei prossimi mesi la nostra atten­zione sarà rivolta, come è giusto, soprat­tutto a quelle piante ornamentali, mentre in questo « Jolly » di novembre vi parleremo, in parte, anche di piante da piena aria. I loro nomi sono: acacia, agave, ane­mone, armeria, aro, beloperone, calceolaria, ciliegio d’inverno, columnea, ginepro, pepe­roncino, pianta di vetro.