black allium aglio nero liquirizia

Black Allium, l’aglio nero…alla liquirizia

black allium aglio nero liquiriziaIl mondo del florovivaismo ed orticolo ci ha abituato a nuove tipologie di fiori, piante sempre più colorate e modificate nell’aspetto, ma è sempre stato alquanto avaro in novità per ciò che riguarda le colture. Almeno fino ad ora. E’ stato, infatti, presentato un nuovo tipo di aglio, dal retrogusto di liquirizia e completamente…nero. Uno shock per gli occhi e a ciò che sussurra chi li ha provati, un’esplosione di gusto.

piante che parlano

Le piante parlano tra loro? Sembrerebbe di si

piante che parlanoAttenzione nell’approcciarvi alle piante da oggi in poi: si è scoperto che parlano tra loro. Quella che può sembrare un’assurdità è in realtà il risultato di uno studio condotto dagli scienziati inglesi dell’Università di Exeter, i quali sono riusciti recentemente a dimostrare in modo scientifico e senza dubbi l’esistenza del dialogo tra le piante.

L'Eucalipto Arcobaleno

Di piante e alberi strani e sconosciuti ne esistono tanti, alcuni anche veramente sorprendenti e spettacolari, esattamente come l’Eucalyptus deglupta, meglio conosciuto come Rainbow Eucalyptus, ovvero Eucalipto Arcobaleno, chiamato così per il suo tronco dai colori dell’arcobaleno.

Le piante più strane del mondo: il Dracunculus vulgaris

Abbiamo già dedicato un capitolo alle piante più strane del mondo, offrendovi un’ampia panoramica (anche fotografica) delle specie di maggior impatto visivo. Tra queste, una delle più diffuse è il Dracunculus vulgaris, appartenente alla famiglia delle Aracee ed originaria dell’area mediterranea. Allo stato naturale è possibile ammirarlo in Grecia, in Turchia, nell’area dei Balcani e nel Peloponneso, mentre in Italia la sua diffusione va lentamente scemando.

Ciò non vuol dire però che non lo si possa coltivare in ambiente domestico, dove mostrerà il meglio della sua bellezza a partire dal periodo primaverile, quando dai tuberi si sviluppano delle infiorescenze costituite da una spata contenente piccoli fiori. Ad una simile bellezza corrisponde purtroppo un odore nauseabondo, che serve alla pianta per attirare gli insetti ed imprigionarli. La coltivazione del Dracunculus vulgaris non presenta difficoltà particolari e si adatta alle esigenze di chi ha poco tempo da dedicare al giardinaggio. Di seguito trovate come sempre le cure culturali.

Le piante più strane del mondo

Amorphophallus

Nei nostri giardini siamo abituati a vedere le piante comuni, come margherite, tulipani e gerani, e magari consideriamo strane, piante un po’ inusuali come quelle acquatiche o quelle carnivore; in realtà in natura esistono piante e fiori veramente particolari e strane, dalle forme bizzarre e dai colori più improbabili; vediamo insieme quali sono le otto piante più strane del mondo.

La Rafflesia arnoldii è la pianta che sviluppa il fiore più grande del mondo, che può raggiungere anche i tre metri e mezzo di larghezza; è di colore rosso con delle macchie bianche, emana un cattivo odore e nel centro ha un foro che può contenere dai 6 ai 7 litri di acqua; un’altra particolarità della Rafflesia è che non possiede né stelo, né foglie, né radici in quanto è una pianta parassita.

Hydnora africana è caratterizzata da un fiore color carne dalla forma molto particolare e di cattivo odore che si attacca alle radici delle piante arbustive dei deserti aridi del Sud Africa.

Piante “inventate” (seconda parte)

rapa bianca

Prima di darvi un’ultima dritta sulle piante inventate, tanto carine quanto poco costose, voglio aggiungere ancora una cosa in merito alla cura della Patata americana di cui abbiamo parlato nel post di ieri  “Piante inventate (prima parte) “

Con il passare dei giorni, sia perché la patata assorbe molta acqua, sia per la naturale evaporazione, è necessario continuare ad aggiungere acqua, affinchè il suo livello rimanga costante. Un bel giorno, dalla parte inferiore del tubero cominceranno a spuntare le radici, mentre la parte superiore della patata americana lascerà apparire le gemme che, in breve, si trasformeranno in rami e foglie.
La bella pianta ricadente durerà per vari mesi, sicuramente per tutto l’inverno, purché si abbia cura di sistemarla in buona luce, lontano da fonti di calore, evitando nel modo più assoluto di rinnovare completamente la acqua, ma limitandosi ad aggiungere di volta in volta  la quantità mancante.