La Tignola del pesco

tignola del pesco

Qualche giorno fa abbiamo trattato la Bolla del pesco, una malattia causata da un fungo che colpisce le foglie del pesco provocandone la caduta e, quindi, ingenti danni alla pianta. Oggi parleremo di un’altra avversità del pesco: questa volta si tratta di un insetto chiamato Anarsia lineatella, più spesso denominato semplicemente Anarsia e conosciuto con il nome popolare di Tignola del pesco, che attacca fiori, germogli e soprattutto frutti, provocandone la caduta.

La Tignola del pesco è un lepidottero tipico delle Drupacee e in particolar modo proprio del pesco; questo insetto è diffuso in tutte le zone di coltivazione di questa pianta. Gli insetti adulti sono farfalle di medie dimensioni, ma sono le larve coloro che provocano i danni alle piante, attaccando fiori, frutti e germogli.

I danni della Tignola del pesco

I danni sui fiori si manifestano all’inizio della primavera, quando le larve entrano nei boccioli e li distruggono; le larve di questo lepidottero infestano anche i germogli, penetrando al loro interno, scavando delle gallerie fine al midollo: in questo modo i germogli appassiscono improvvisamente per poi perdere il cimale; a volte le larve attaccano anche la base dei gruppi fogliari provocando gli stessi danni dei germogli. Anche i frutti sono attaccati dall’Anarsia: le larve scavano delle galleria nella polpa provocando la caduta o il marciume dei frutti; l’attacco da parte dell’Anarsia è visibile nei frutti perché appaiono evidenti le galleria e i buchi superficiali provocati dall’insetto.

Difesa contro la Tignola del pesco

La lotta biologica contro l’Anarsia va effettuata con trappole a feromoni da controllare settimanalmente; la lotta chimica, invece, va fatta preventivamente seguendo un calendario e a quando compaiono i primi sintomi; i successivi interventi devono essere effettuati ogni quindici o venti giorni e proseguire fino alla fine di agosto, usando dei prodotti a base phosalone o azinphos-metil.

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Photo Credit: Thinkstock

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