Tignola orientale del pesco, insetto parassita

tignola orientale pesco insetto parassita

La tignola orientale del pesco o cidia è un insetto particolarmente fastidioso per questo ospite. E’ originario dell’oriente ma si è diffuso con facilità alle nostre latitudini ed in America. Da noi è arrivato nei primi anni del 1900 e non ci ha mai abbandonato.

 

Ha una pericolosa passione per le drupacee, fattore questo che mette i nostri alberi da frutto più diffusi in discreto pericolo. Gli esemplari adulti della tignola orientale del pesco sono delle farfalle dotate di una apertura alare di circa 10-15 mm dalle ali anteriori grigio-brunastre dotate di marezzature e screziature di colore biancastro. Le larve sono riconoscibili per il colore rosato e tendente all’ocra.

I danni sono provocati dall’attività trofica delle larve, grandi più o meno come gli esemplari adulti, che amano molto sia i germogli che i frutti. I germogli vengono scavati da gallerie longitudinali che raggiungono il midollo e che provocano nella pianta un avvizzimento generale. Tenete da conto che una larva può colpire più di un germoglio. Ma è sui frutti che il danno si esprime in tutta la sua violenza perché è di solito condotto da più generazioni di larve. Esse scavano gallerie nella polpa della pesca e riescono a raggiungere anche il nocciolo. Quando la cidia attacca le pomacee il danno è solitamente superficiale: nelle dupracee il parassita arriva fino all’interno e i frutti quando questo accade emettono un grumo di gomma. L’attacco è spesso vettore di marciume o problemi fungini.

La tignola orientale del pesco sverna allo stadio di larva matura nel terreno o nelle piante protetta da piccoli bozzoli o addirittura nei magazzini dove vengono conservati i frutti o le piante da mettere a dimora. Questo parassita è spesso attivo da marzo a tutto agosto-settembre. La lotta è basata sul campionamento e sul monitoraggio con trappole sessuali: essa è basata o sul campionamento degli organi attaccati (germogli e frutti) oppure sul monitoraggio della popolazione, mediante trappole sessuali. Insetticidi particolari vengono poi utilizzati.

Photo Credit | ForestryImages

Lascia un commento