Tignoletta della vite, insetto parassita

tignoletta-della-vite

La tignoletta della vite, sebbene molto simile in aspetto e nome alla tignola della vite, appartiene ad una diversa famiglia di lepidotteri. Uguale se non peggiore è il danno che cagiona all’uva che la vendemmia e la raccolta portano sulle nostre tavole.

 

La tignoletta della vite ovviamente ama quest’ultima particolarmente come ospite ma non disdegna il ribes ed altre piante che possano trovarsi nelle vicinanze di questi due esemplari. E’ un insetto parassita molto diffuso in Italia, in particolare nel centro-sud ed è di sicuro uno di quelli più pericolosi per le nostre uve. Le sue dimensioni sono di circa, 1-1,2 cm, è di colore grigio con variazioni giallo-brune e azzurre. Le larve, lunghe circa 1 cm sono color ocra-nocciola con il capo più scuro. Mano mano che le stesse crescono il loro corpo tende al verde-bruno mentre il capo si schiarisce.

Come di solito accade con i lepidotteri il danno è causato dallo stadio larvale dell’insetto :quelle di prima generazione attaccano i grappoli floreali, arrivando a costruirvi sopra dei veri e propri nidi di tipo serico. Il loro attacco non è eccessivamente pericolo. E’ quello delle larve di seconda generazione a dover essere combattuto con tutte le forze perchè è quello che colpisce gli acini dell’uva. Le larve di tignoletta della vite entrano infatti al loro interno e li svuotano letteralmente. Ed il fatto che nella maggior parte d’Italia siano in grado di raggiungere anche una terza generazione non depone a favore delle piante colpite. Il periodo peggiore d’attacco avviene verso la fine dell’estate quando gli acini sono in fase di maturazione prima della vendemmia: in seguito al ciò possono presentarsi anche malattie di natura fungina come il marciume acido e la botrite.

La lotta contro la tignoletta della vite è di tipo guidato basato su un attento monitoraggio. Trappole sessuali e prodotti biotecnologici sono il mezzo più usato al fine di non contaminare l’uva con pesticidi.

Photo Credit | IASMAA – TRENTO

Lascia un commento