Tonificare le piante, Ottobre è il mese giusto

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Non tutte le piante, proprio come capita agli esseri umani, seppure coltivate allo stesso modo e sistemate nell’identica posizione, reagiscono positivamente alle cure e all’azione dei vari prodotti. Questo dipende dalla natura delle diverse specie e dalle caratteristiche di ciascun esemplare; per cui molto spesso ci si trova di fronte a risultati sconfortanti, a cui non è facile porre rimedio proprio perché non è possibile (o almeno è molto difficile) stabilire con assoluta certezza la causa di un insuccesso.

In questi casi, di solito, si tira in ballo il famoso « pollice verde », si ammette di non possederlo e così si declina ogni responsabilità. Ora, visto che ne stiamo parlando, possiamo anche dirci — chiaro e netto — che questa storia del pollice verde è una gran bella invenzione degli inglesi che, essendo molto abili nel coltivare i fiori, possono vantarsi della misteriosa virtù che consente di ottenere risultati eccezionali anche dalle specie più difficili.

Per noi italiani, che in fatto di giardinaggio andiamo maluccio e che di passione per il verde cominciamo ad averne soltanto adesso, è meglio evitare di parlar tanto di questo famoso pollice e cercare, invece, di documentarsi meglio sulle necessità delle varie specie e sul modo di coltivarle.

Una delle fasi critiche nella vita delle piante ornamentali da appartamento è proprio quella che coincide con la fine dell’estate e il momento in cui debbono essere riportate in casa, al chiuso , dove sarano costrette  a respirare aria povera di ossigeno.

È proprio in questo momento che le delicate piante ornamentali, quasi tutte di origine tropicale o subtropicale, hanno bisogno di un particolare tipo di nutrizione che, oltre a dar loro le sostanze indispensabili alla vita vegetale, contribuisca a rendere più turgide ed elastiche le foglie facilitando così  l’assorbimento della luce e dell’umidità atmosferica.

Questa alimentazione, si esegue con un vaporizzatore o pompetta irroratrice, che riducono il liquido a una specie di nube formata da minutissime particelle d’acqua.

E per tonificare le foglie delle nostre piante?

Bisogna anzitutto provvedere a un’attenta pulizia impiegando un buon lucidante spray, oppure passando sulle foglie un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di acqua e latte in parti eguali. Non usate mai l’olio d’oliva o di semi per pulire e lucidare il fogliame; infatti, se in un primo momento la pianta appare molto bella,  lucente e di un verde particolarmente intenso, dopo pochi giorni la sua chioma ingiallirà irreparabilmente a causa dell’asfissia; e se non si provvede subito a un’energica ripulita delle foglie si può veder morire la pianta in un tempo piuttosto breve. Questo perché lo strato di olio sparso sulle foglie, per quanto sottile, mescolandosi con la polvere finisce per formare una patina impermeabile che occlude i pori attraverso cui le foglie respirano.

Niente olio o altre sostanze strane, quindi, ma semplicemente una bella pulita con un lucidante di buona marca la cui azione servirà a rendere più elastica e ricettiva la foglia.

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