Xylella, continuano i presidi in Puglia

Non accennano a fermarsi i presidi di cittadini e ambientalisti in Puglia per protestare contro gli abbattimenti di ulivi in Salento per colpa della xylella. E con gli oleandri in pericolo anche essi la situazione si fa ancora più preoccupante per zone colpite.

albero d'ulivo

Molti degli interventi che si vogliono portare avanti sono infatti di tipo precauzionale. E se si può concepire di abbattere degli alberi morenti anche se si tratta di ulivi centenari, è decisamente più difficile rimanere fermi a guardare delle piante in salute sparire solo perchè “possibili ospiti” del batterio. Non è difficile comprendere la rabbia dei coltivatori per ciò che sta avvenendo nel Salento. I rimedi naturali contro la xylella attualmente utilizzati si limitano a rafforzare il sistema immunitario della pianta e non ad uccidere il batterio e quella che potrebbe essere una cura ufficiale è ancora in fase di test in laboratorio.

Da qualsiasi punto venga vista la situazione è tutt’altro che rosea.  Va detto che la popolazione pur presidiando tutte le zone a rischio non ha mai trasceso nei comportamenti e le manifestazioni sono sempre più che pacifiche. Anche oggi 25 aprile: sono diverse le iniziative organizzate e puntano tutte a fare in modo tale che coloro chiamati a abbattere le piante malate non riescano a farlo. Le autorità, è stato reso noto, si sono rifiutate di dare anche alla stampa particolari sulle operazioni stabilite, in modo tale che i presidi non sappiano quali saranno i siti che verranno bonificati: questo per evitare che vi siano scontri e tumulti esagerati. E’ prevista ad ogni modo la presenza delle forze dell’ordine per arginare qualsiasi protesta.

Al momento è necessario in tutti i modi fermare l’infezione da xylella. Tentando però di fare il giusto: eradicare gli alberi malati e non semplicemente i possibili ospiti al fine di non creare, magari involontariamente, un danno ancor più grande.

Photo Credits | Subbotina Anna / Shutterstock.com

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