Xylella Fastidiosa, studio prova effetto su ulivi

Dopo tanta attesa è arrivato uno studio scientifico in grado di provare che la morte degli ulivi nel Salento è attribuibile agli effetti sulle piante del batterio Xylella Fastidiosa. E’ l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare a renderlo noto.

ramo di olivo

Fino ad esso tale “colpa” era semplicemente data per scontata per via della casistica: finalmente si hanno delle prove reali. A sottolinearlo è una ricerca condotta dagli scienziati del Cnr di Bari e del centro Basile Caramia di Locorotondo. Ci sono voluti due anni di analisi ma è stato finalmente possibile superare il “complesso del disseccamento rapido dell’ulivo” creato da diverse concause e parlare di Xylella Fastidiosa senza paura di essere smentiti. Si tratta di un punto di partenza importante, dato che ancora oggi la regione Puglia non ha emanato le nuove linee guida per gli agricoltori contro il batterio.  Esse si rendono necessarie per dare modo a coloro che posseggono oliveti di gestire in modo adeguato l’emergenza e non perdere la totalità delle proprie colture. Spiegano dall’Efsa:

Questo studio dimostra che è il ceppo di Xylella fastidiosa trovato nel Salento a disseccare gli olivi. È un importante passo in avanti. I risultati di questo progetto riducono in modo significativo le incertezze che circondano i rischi connessi al ceppo Xylella fastidiosa CoDiRO per il territorio UE e aiuteranno nella pianificazione della ricerca futura.

E’ stato possibile notare, contestualmente ( e come si pensava) che diverse varietà di olivo hanno diverse reazioni: osservandole si potrà lavorare per cercare una soluzione adeguata.

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