Xylella, innesti per curare le piante

Innesti contro il disseccamento degli alberi causati dalla xylella: ecco l’ultimo ritrovato naturale messo in atto contro il batteri. Protagonista di questo gesto un contadino nel leccese che tenta di salvare dall’abbattimento il suo esemplare di ulivo millenario.

ulivo millenario

Ed il bello di tutto questo è che effettivamente l’intervento contro la xylella in questione potrebbe davvero funzionare. Uno “strumento” che nei decenni passati si utilizzava per rafforzare in qualche modo la pianta grazie all’innesto di un’altra varietà di ulivo, in questo caso il leccino. Il suggerimento è arrivato da un’altra voce importante della lotta all’abbattimento degli alberi della zona che da tempo applica questo approccio alle sue piante e che grazie allo stesso è riuscito a tenere lontana la xylella dalle sue piante.

La speranza è che il “gigante di Alliste”, l’ulivo sopracitato, di età compresa tra i 1500 ed i 2000 anni possa riprendersi e non morire lentamente. Il suo primo attacco da xylella lo ha sperimentato nel 2013 e man mano la sua chioma sta lentamente morendo. Il disseccamento è infatti apparso su 5 punti diversi dell’albero. Ogni rimedio naturale che è stato provato finora non è stato in grado di dare risultati positivi. Ecco quindi che gli innesti di altre varietà sono divenuti l’unica possibilità per salvare questo magnifico esemplare da quella che a quanto pare sembra poter essere una morte certa.

Ferdinando Manfreda innestando gemme da rametti di coratina barese è riuscito nell’obiettivo di salvare i suoi esemplari: la speranza è che questo possa funzionare anche con un ulivo millenario.

Photo Credits | Dario Lo Presti / Shutterstock.com

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