Xylella, Tar Lazio ferma abbattimenti

Il Tar del  Lazio ferma l’abbattimento degli ulivi in Puglia per combattere l’infezione da xylella. Almeno fino al prossimo 6 maggio. Una decisione presa a quanto pare per non inasprire troppo gli animi e in contrasto con quanto voluto dall’Unione Europea.

alberi di ulivo

Il problema xylella è più grande di quel che si possa pensare. Anche i racconti attraverso la stampa non riescono a definire effettivamente quanto grande sia il fenomeno. Questa pausa darà sicuramente un po’ di tempo agli ambientalisti ed ai presidianti di riposare, ma non elimina il problema alla base. Né quello della presenza della xylella fastidiosa in Salento, né assolutamente quello delle proteste. Prima che arrivasse lo stop dal Tar del Lazio infatti pur essendosi momentaneamente fermate nell’abbattere gli ulivi, le autorità preposte hanno iniziato a lavorare sugli oleandri, creando ovviamente malcontento e ponendo degli interrogativi: è proprio necessaria questa mattanza?

L’Europa continua a chiedere l’abbattimento delle piante, ovviamente quelle malate, al fine di tenere sotto controllo i contagi. Ed i coltivatori ed i cittadini sono contrari. Lo stop, entriamo nello specifico, non è arrivato per via di un ricorso presentato dai possessori di ulivi, ma da parte di 26 aziende vivaistiche che si trovano a dover eliminare per trinciatura o combustione controllata in tutto 296mila piante considerate ospiti del batterio. E se la decisione a monte era stata presa per tutelare i vivai da spese inutili di manutenzione, in realtà tutto ciò si rivela ancor più dispendioso per gli stessi. E’ per questo motivo che l’Alta Corte, in attesa di prendere una decisione definitiva su tutti i ricorsi relativi alla xylella fastidiosa, ha deciso di bloccare la macchina dei lavori.

In Europa tra lunedì e martedì si deciderà se obbligare all’eliminazione per asfissia totale delle piante malate e l’estirpazione di tutte le piante, anche quelle sane, nel raggio di 100 metri da quelle infette.

Photo Credits | Marzolino / Shutterstock.com

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