Orto urbano, cosa sta cambiando?

Orto sul balcone

Spendiamo qualche parola in più sugli orti urbani. Questa tipologia di coltivazione si è diffusa in maniera sostanziale negli ultimi anni a causa della crisi e della voglia di recuperare spazi verdi in maniera utile. Ma come è cambiato il fenomeno nel tempo? E come ancora si sta modificando?

Sono domande più che lecite se pensate che addirittura la comunità europea ha deciso di legiferare a proposito dell’utilizzo di sementi riconosciute come sicure. Sintomo del fatto che il fenomeno si è così amplificato da rendere necessarie delle leggi che salvaguardino le persone nella coltivazione urbana. Volete un altro segno di come l’intero concetto di orto urbano stia cambiando? Pensate a quello in costruzione in Piazza Duomo a Milano. Certo, la realtà più vera di questo fenomeno è collegata alla crisi. Coltivare ortaggi può costare meno che comprare frutta e verdura, con un notevole risparmio per tutti.

Ecco quindi che orto urbano non è più solamente sinonimo di un aiuola della cittadina rimessa a nuovo ed utilizzata per recuperare uno spazio inutilizzato: ora questo concetto è espresso pienamente da balconi, terrazzi e giardini ricolmi di aiuole di coltivazione ed alberi da frutto in grado di dare sostentamento. E segue quello che è il trend che tutti gli esperti si aspettano: quello della coltivazione in spazi molto ristretti. Via i fiori dai balconi: ora si da spazio a zucchine, pomodori e insalata. Ed allo stesso modo cambieranno le cose anche per ciò che riguarda giardini e spazi all’aperto: si tenderà ad occupare il tutto con rettangoli di terra coltivata. E’ la domanda di maggiore nutrimento per via della crescita demografica e della crescente povertà che spingerà in tal senso.

Questo ovviamente darà la spinta al cibo biologico ed al suo giro di affari. Coloro che vendono sementi saranno tra le persone che più guadagneranno da questo nuovo trend. Ed allo stesso modo, impossibile ignorarlo, il comunity gardening si diffonderà a macchia d’olio.

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