Lonicera caprifolium, il caprifoglio comune

Il caprifoglio comune (Lonicera caprifolium) è un arbusto rampicante a foglia caduca vigoroso e robusto. Originario del continente europeo è molto diffuso in Italia, dove cresce spontaneo al lilitare dei boschi ed è conosciuto con i nomi comuni di abbracciaboschi, madreselva, uva di san Giovanni. Può raggiungere i 5-7 metri di altezza; i fiori bianchi o rosati  crescono riuniti in ombrelle e fanno mostra di sè sulla pianta da aprile ad estate inoltrata.

I rampicanti volubili

Glicine, Kiwi, Akebia, Ipomea e Caprifoglio del Giappone sono tutti rampicanti volubili, piante cioè che si sviluppano in senso verticale, come viticci, sarmentose e rampicanti a radici aeree, ma per farlo si avvolgono con i rami ai sostegni che vengono forniti loro, così come alle altre piante che incontrano nel proprio cammino.

Oggi vi daremo una descrizione generale di ciascuno di essi, mentre per le specifiche esigenze colturali vi rimandiamo alle risorse già esistenti sul blog.

Actinidia chinensis (Kiwi)

Pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Actinidaceae originaria della Cina meridionale. Molto apprezzata anche per i suoi succosi frutti commestibili, i kiwi, raggiunge i 4-5 metri di altezza ed è caratterizzata da foglie tondeggianti, di consistenza cuoiosa, verde scuro sulla pagina superiore, chiaro su quella inferiore. I fiori, di colore bianco crema, fanno la propria comparsa in estate (da giugno ad agosto).

Rampicanti, le diverse tipologie

Alle piante rampicanti è generalmente assegnato il compito di dare uno sviluppo in senso verticale al giardino; allo stesso tempo esse assolvono la funzione di proteggerlo da occhi indiscreti, quando vengono fatte crescere su cancellate e reti di confine, e ricoprono muri di confine e facciate, pergolati e grate aggiungendo a queste strutture un tocco di maestosa eleganza.

In base al “sistema” utilizzato per ergersi in altezza, le rampicanti possono essere distinte in quattro gruppi: a radici aeree, viticci, volubili e sarmentose. Vediamo le caratteristiche di ciascuno:

Rampicanti a radici aeree

Alcuni arbusti rampicanti, come edera, partenocisso e ortensia rampicante, sono dotati di radici aeree situate sui rami; queste sono dotate di organi simili a ventose o rampini che permettono loro di attaccarsi a muri, pareti rocciose e grate di legno.

Lonicera, il caprifoglio del Giappone

Sotto il nome di Lonicera vanno circa 180 specie di arbusti e rampicanti per lo più decidui, raramente sempreverdi, appartenenti alla famiglia delle Caprifoliaceae. Le foglie sono di colore verde brillante, ovali; i fiori tubulosi, bianchi o gialli, fanno la propria comparsa tra la primavera e l’autunno a seconda della specie. La Lonicera, detta anche caprifoglio, ama le posizioni soleggiate o in penombra e i terreni fertili e ricchi di humus. Teme l’attacco degli afidi ed è particolarmente soggetto a malattie quali oidio e mal del piombo. Si tratta comunque di piante piuttosto rustiche e di facile coltivazione.

La moltiplicazione del caprifoglio può avvenire per seme o per talea: la moltiplicazione per talea può essere fatta in estate prelevando dal fusto talee lunghe circa 10 cm che vanno collocate in contenitori riempiti con una miscela di sabbia e torba. Nella primavera successiva è possibile rinvasare ciascuna piantina in vasi di circa dieci centimetri di diametro, mentre la messa a dimora definitiva potrà avvenire solo in autunno.

Novembre, è tempo di mettere a dimora il Caprifoglio

caprifoglio

Tra le tante operazioni da compiere in giardino, prima di abbandonarci al calduccio della nostra casa, c’è quella di mettere a dimora alcune piante che avremo preventivamente fatto crescere in vaso. Una di queste è il Caprifoglio, pianta dalla rara bellezza, il cui nome botanico è Lonicera.

Il nome volgare deriva dal latino caprifolium (foglia di capra) ed è dovuto alla particolarità della pianta in questione, che sembra arrampicarsi su muri e recinzioni un po’ come fanno le capre sulla montagna.

Si tratta di una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo, ma che sopporta molto bene anche la coltivazione domestica, peraltro piuttosto semplice. Il Caprifoglio, infatti, si adatta perfettamente sia all’esposizione in pieno sole che a quella semi-ombreggiata, mostrando grande resistenza al freddo dell’inverno ed alla calura estiva. Solo alcune specie (la Lonicera etrusca e la Lonicera sempervirens) risultano essere delicate, preferendo trattamenti particolari.