Torna a farsi sentire la siccità globale nel 2025

Va analizzato bene il tema della siccità globale. Il problema del cambiamento climatico viene vissuto in modo differente in varie zone del mondo, dove in alcune ci sono crescenti alluvioni e piogge torrenziali, in altre invece vige sempre più la siccità. Stando alle proiezioni effettuate dalle Nazioni Unite si percepisce un elemento fondamentale che mette a rischio ancora di più la Terra, ossia a come stia diventando sempre più secca.

siccità globale
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Gli ultimi dati sul tema della siccità globale

Purtroppo negli ultimi trent’anni si è avvertita una crescente crisi dell’aridità a livello globale. Dal punto di vista numerico il 77,6% delle terre emerse ha subito un incremento della siccità rispetto al trentennio precedente. Il suolo è quindi sempre più secco e chiaramente diventa un problema per la nostra salute. Si parla di oltre il 7,6% delle superfici del nostro Pianeta a trasformarsi da non arida ad arida.

Lo stato di siccità quindi è peggiorato con il passare degli anni e si prevede che nel 2100 questa situazione peggiorerà ulteriormente, arrivando a coinvolgere un 3% in più delle terre emerse. Questo indica come circa cinque miliardi di persone dovranno fare i conti con la siccità e gli effetti che essa comporta. C’è da dire come non c’è omogeneità di tale fenomeno, ossia non tutte le zone del mondo vengono colpite dalla siccità, ci sono regioni decisamente più a rischio.

Tra queste ritroviamo gli Stati Uniti occidentali, il Brasile, l’Africa centrale e l’intera area del Mediterraneo. Se da un lato aumentano le zone aride, dall’altro solo il 22,4% delle terre ha visto un incremento dell’umidità negli ultimi tre decenni. Una differenza climatica che non può quindi più passare in secondo piano ed è arrivato il momento di agire.

Tanti sono i ricercatori e gli scienziati che stanno cercando soluzioni innovative per provare a risolvere tale problematica, dei piccoli successi che possono far sperare per il futuro. Ad esempio l’università di Osaka ha sviluppato un materiale rivoluzionario capace di catturare l’acqua dall’aria a temperature molto più basse rispetto al passato, intorno a 35 °C anziché i tradizionali 100 °C. Questa scoperta scientifica avrebbe modo di poter dar vita a soluzioni importanti per quelle regioni più aride.

Le soluzioni quindi ci sono, ma ovviamente l’aiuto deve venire anche dall’uomo stesso, puntando più sulle energie rinnovabili e diminuendo di gran lunga le emissioni di gas serra. In questi casi è l’unione a fare la forza, purtroppo il cambiamento climatico ha generato tantissime problematiche, quella della siccità è solo una di queste, ma è opportuno affrontarlo al meglio con le dovute precauzioni o con scoperte scientifiche come quella di Osaka.

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