3 piante non tenere in casa

3 piante da non tenere in casa

Ecco 3 piante da non tenere in casa: esemplari velenosi che bisogna assolutamente mantenere lontani dalla portata dei bambini in modo tale da non mettere a repentaglio, nemmeno per caso, la loro salute.

fiori di belladonna

Significato dei fiori: la belladonna

La belladonna (Atropa belladonna) è una pianta molto particolare, legata strettamente alla tradizione italiana ed europea. Il suo significato all’interno del linguaggio dei fiori è molto particolare e cambia a seconda delle differenti locazioni geografiche. Nel nostro paese viene spesso associata alla morte ed a sentimenti negativi per via della sua “velenosità”, ma è spesso considerata in molti paesi simbolo di eleganza e fierezza.

Piante velenose per conigli, il viaggio continua

Torniamo oggi a parlare della composizione di un giardino a prova di animale domestico, affrontando ancora una volta il discorso delle piante velenose per il coniglio. Questo perché si tratta di un’animale che per propria natura necessita di spazi verdi e di erbetta fresca da mangiare. Molte di essere sono spontanee e con l’arrivo della primavera riempiono i nostri prati naturalmente. Ma come normale che sia, insieme a quelle commestibili crescono anche quelle nocive.

Per avere un giardino a prova di coniglio quindi dobbiamo imparare a riconoscerle.

Piante velenose: la Belladonna

Sicuramente avrete sentito parlare del veleno di Belladonna, immancabile negli intrighi di corte dei romanzi o dei film; in realtà la pianta dalla quale viene estratto questo veleno, ovvero l’Atropa belladonna, è una pianta erbacea molto decorativa, ma poco conosciuta e ancor meno coltivata nei giardini. Come dicevamo, l’Atropa belladonna è una pianta erbacea perenne di grande taglia, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, nota fin dal Medioevo come pianta usata da maghi e guaritori.

Nonostante sia una pianta molto decorativa, la diffusione della Belladonna come pianta ornamentale è frenata a causa del veleno che contiene in tutte le sue parti: per la maggior parte nei frutti ma anche nelle radici e nelle foglie essiccate. Le bacche della Belladonna sono la sua caratteristica principale: sono molto belle da vedere ma altrettanto pericolose se ingerite, in quanto sono altamente tossiche, per questo vengono chiamate con il nome di “ciliegie di Satana”.

Nel caso si desiderasse coltivare questa pianta, il problema del veleno potrebbe essere risolto eliminando, alla fine della fioritura, le bacche in formazione, recidendo i peduncoli dei calici dei fiori Dal punto di vista fisico, la Belladonna si caratterizza per le foglie di forma ovata, per i fiori dalla forma campanulata di colore violaceo e verde, e per i frutti, ovvero delle bacche nere e lucide protette da una specie di calice, che contengono alcune sostanze velenose alle quali, però, ne sono immuni gli uccelli.