Il genere Lobivia

Lobivia

Al genere Lobivia appartengono circa cento piante facenti parte della famiglia delle Cactacee; il nome di queste piante è l’anagramma di Bolivia, ovvero il paese nel quale sono maggiormente diffuse, anche se molte sottospecie sono coltivate in tutta l’America Latina e Centrale. Le Lobivia sono piante succulente di forma cilindrica o sferica, dalla struttura costonata e spinosa; se vengono messe a riposo durante l’inverno in un luogo fresco e asciutto producono grandi fiori colorati.

Le piante del genere Lobivia non sopportano le temperature inferiori ai 4°C. Le Lobivia vanno innaffiate regolarmente in estate, mentre d’inverno non è necessario bagnarle; queste succulente si riproducono per seme in primavera, e poi contestualmente, possono essere moltiplicate per polloni.

Piante grasse: il cacto peloso

cacto peloso

Il Cacto peloso non è in assoluto la pianta grassa più bella che i miei occhi abbiamo mai visto, ma essendo una delle più diffuse in natura, mi sembra giusto dedicarle qualche riga, in modo che i nostri affezionati lettori abbiano tutte le nozioni per una buona e corretta coltivazione.

Cominciamo col dire che si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria dell’America del Sud. Generalmente viene coltivata in vaso, ma nel caso venga posta in piena terra, potrà raggiungere altezze di tutto rispetto, alzandosi fino a 2-3 metri.

E’ caratterizzata da un fusto eretto, ricoperto di spine radiali dal colore giallastro, circondate a loro volta da un fitta peluria bianca, specie negli esemplari più giovani. Nel periodo più caldo dell’anno, poi, la pianta produce dei fiori di dimensioni ridotte, che sbocciano di notte e restano per lo più nascosti nella peluria, per poi appassire e lasciare spazio ai frutti che contengono numerosi semi.

Fico d’India, la pianta grassa commestibile

fico d'india

Tralasciamo per un momento i post dedicati al Natale e torniamo ad occuparci di piante grasse, rivolgendo la nostra attenzione ad una di quelle maggiormente conosciute ed apprezzate, vale a dire il Fico d’India (Opuntia ficus indica).

Appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originario del Messico, il Fico d’India non è amato solo per la sua forma caratteristica e bella da vedere, ma anche per i suoi frutti saporiti e gustosi e per le sue pale commestibili.

La pianta è caratterizzata da fusti eretti formati da pale ovali, appiattite e spinose, lunghe dai 30 ai 70 centimetri. Da maggio a settembre produce infiorescenze molto vistose con colori che vanno dal bianco al giallo all’arancio, a seconda della specie. I frutti invece sono rappresentati al grosse bacche (i classici fichi d’India) ricoperte di spine, dal colore verde che si trasforma poi in arancio o in rosso vivo nel periodo della maturazione.

Piante grasse: Astrophytum asterias

Astrophytum asterias

Abbiamo già trattato diffusamente delle piante grasse, bisognose di poche cure ed in grado di soddisfare la vista con le loro molteplici forme e colori. Oggi vogliamo soffermarci su una di quelle più spettacolari dal punto di vista estetico, l’Astrophytum asterias, apprezzabile sia nel periodo della fioritura che nella stagione in cui si sveste dei magnifici colori.

Appartiene alla famiglia delle Cactacee ed è originaria di Messico e Texas. Il nome deriva dal greco “astèr” (stella) e phytòn (pianta), dunque “pianta a forma di stella”, poiché a guardarla dall’alto somiglia vagamente ad un astro, con la sue costole ravvicinate.

E’ caratterizzata da una puntinatura più o meno evidente che, a sentire gli esperti di botanica, avrebbe una doppia funzione: trattenere l’umidità ed aiutare la pianta a mimetizzare sui terreni rocciosi.