L’orchidea vanda

orchidea vanda

Sotto il nome di orchidea vanda vanno circa sessanta specie di orchidee epifite originarie di Asia, Sri Lanka, Nuova Guinea e Australia.

In base alla forma delle foglie distinguiamo tre tipologie di orchidee vanda:

  • Vanda con foglie a nastro ( sono quelle che hanno maggiori capacità di adattamento alla coltivazione domestica quali, Vanda sanderiana, Vanda coerulea, Vanda Luzonica, Vanda merrillii, Vanda tricolor ecc.);
  • Vanda con foglie cilindriche (Vanda teres, Vanda hookeriana ecc.);
  • Vanda con foglie intermedie.

Tutte producono vistose infiorescenza a pannocchia di colore dal giallo al blu; la fioritura è presente tutto l’anno e dura svariate settimane.

Riguardo le cure colturali, le orchidee vanda amano le posizioni molto luminose ma non il sole diretto, anche se durante l’inverno l’esposizione al sole per qualche ora al giorno può essere utile a favorire la fioritura. In ogni caso si tratta di piante che temono molto il freddo e che vanno coltivate in appartamento ad una temperatura di 20-25° C e lontane da fonti di p. Solo in estate possono essere trasferite all’aperto.

La Scarpetta di Venere

scarpetta di venere

Tra le Orchidee di maggior interesse dal punto di vista estetico, merita particolare attenzione la cosiddetta Scarpetta di Venere, conosciuta in alcune zone d’Italia anche come Pianella della Madonna.

I nomi comuni derivano in realtà dal greco Cupris (soprannome attribuito a Venere, divenuto per estensione un complimento verso una bella donna) e Pedion (calzatura in generale) il che ci porta direttamente verso il nome scientifico della pianta, ovvero Cypripedium.

Alcuni esemplari di questa magnifica pianta si possono reperire sull’Appennino o sulle Alpi, sebbene la raccolta indiscriminata da parte degli escursionisti l’abbia trasformata in una specie rara e protetta. Ma non è necessario recarsi sui prati di montagna e violare la legge per poter godere della bellezza della Scarpetta di Venere, visto che è possibile coltivarla tranquillamente nel proprio giardino, attenendosi a delle regole ben precise.

La Vaniglia, ovvero l’orchidea dai frutti commestibili

vaniglia

La vaniglia è un genere che riunisce circa 50 specie di orchidee rampicanti, originarie dell’America Centrale e coltivate in molte isole del Pacifico e nelle zone tropicali, dalle quali viene estratto il noto aroma di vaniglia. La vaniglia è una pianta robusta, dal fusto verde scuro e piuttosto ramificato, che può raggiungere una lunghezza di 15 metri; i fiori hanno la classica forma a trombetta che hanno le orchidee e sono di colore giallo, bianco o verdastro.

Il frutto è composto da baccelli lunghi circa 30 centimetri riuniti in grappoli che contengono molti semi piccoli e di colore nero brillante. La vaniglia ha un profumo molto forte, determinato dalla sua molecola aromatica principale che è la vanillina, che si ottiene esponendo al sole i baccelli non maturi per circa 20 giorni e poi facendoli seccare lentamente per molti mesi.

Se desiderate coltivare la vaniglia dovete tenere presente che ha bisogno di un’esposizione molto luminosa, anche d’inverno, quando va tenta in casa, magari vicino alla finestra, mentre d’estate si può tenere all’esterno, avendo cura di non esporla ai raggi diretti del sole.

Miltoniopsis, ovvero l’orchidea pansè

Miltoniopsis

Le  miltoniopsis sono orchidee originarie delle foreste andine dell’America centro-meridionale; i loro magnifici fiori, dotati di petali molto grandi e di una vistosa macchia centrale, ricordano le viole del pensiero e a questa caratteristica la pianta deve la denominazione comune di orchidee pansè. I fiori sbocciano numerosi in primavera su un fusto lungo arricchito da foglie sottili.

Data la loro provenienza, le miltoniopsis, da non confondere con le miltonia cui sono state per lungo tempo associate,  necessitano di un clima fresco e prediligono posizioni non troppo luminose. In realtà non si tratta di piante facilissime da coltivare perchè mentre in estate possono essere posizionate in un luogo fresco e ben ventilato, in inverno necessitano di essere poste al riparo all’interno di una serra temperata. E’ pur vero però che presso vivai e garden center sono spesso disponibili ibridi più resistenti alla coltivazione in appartamento.