Lavori di settembre: le orchidee vanno riportate all’interno

Con la fine dell’estate è necessario riportare all’interno le orchidee che avevano trascorso l’estate in giardino; le orchidee, infatti, sono piante di origine tropicale e non sopportano le basse temperature, per cui, con l’arrivo dei primi freddi bisogna fornire loro un ambiente idoneo alle loro esigenze: all’interno, con luce, temperatura e umidità adeguate.

Non tutti i luoghi chiusi, però, sono adatti alle orchidee; ad esempio tenere le orchidee nel sottoscala è meno dannoso del lasciarle all’esterno, ma le esporrebbe comunque alle basse temperature e alle correnti d’aria che potrebbero essere letali per la pianta; se non è possibile portare le orchidee all’interno della casa, optate per una serra riscaldata.

Collocate l’orchidea in una posizione luminosa pur senza esporla direttamente ai raggi del sole; anche i raggi solari filtrati attraverso i vetri sono dannosi, perché potrebbe crearsi un effetto specchio pericoloso per la pianta. Per le orchidee è molto importante anche il livello di umidità, che deve essere sempre alto; questo fattore è difficile da garantire, soprattutto in inverno quando i termosifoni rendono l’aria all’interno dell’appartamento più secca.

L’orchidea Oncidium

oncidium

Ancora una volta ci occupiamo di Orchidee sulle pagine di PolliceGreen, per presentare in particolare l’Oncidium, la cosiddetta Orchidea ballerina, appartenente alla famiglia delle Orchidacee ed originaria dell’America centrale e meridionale.

Il genere comprende più di 400 specie con esigenze ambientali molto diverse tra loro, a volte addirittura opposte. Per generalizzare, si può dire che si tratta di piante epifite (crescono aggrappandosi ai rami degli alberi, ma non si comportano da parassiti), con foglie allungate, spesso coriacee, e fiori dalla straordinaria bellezza, che presentano una protuberanza (o cresta) alla base del labello.

La maggior parte delle Oncidium richiede la collocazione in ambiente ben ventilato, onde evitare che le radici trattengano l’acqua e creino dei fastidiosi marciumi radicali. Essendo una pianta che vive in ambiente umido, tuttavia, è necessario che venga nebulizzata spesso nella parte aerea.

Rinvasare le orchidee: aprile è il momento giusto

rinvasare orchidee

Oggi continuiamo la nostra rassegna di lavori da fare nel mese di aprile, affrontando il tema del rinvaso delle orchidee. Le orchidee sono piante molto particolari che non crescono in terra, e quindi per rinvasarle è necessario adottare qualche piccolo accorgimento in più. È possibile rinvasare le orchidee o rinnovare il substrato nel quale crescono senza aumentare le dimensioni del vaso come invece succede per altre piante.

Le orchidee vanno coltivate in cestini di plastica riempiti con il substrato adatto, oppure in vasi di plastica che potrete poi inserire in un portavaso; ciò è particolarmente utile in quanto potrete estrarre dal portavaso la pianta con facilità e tenere a bagno le radici per l’innaffiatura.

Odontoglossum, varietà e cure

odontoglossum

Torniamo a parlare di Orchidee sulle pagine di PolliceGreen, per presentarvi stavolta una delle più spettacolari, l’Odontodossum, originaria dell’America centrale e meridionale.

Si tratta di un genere che comprende più di 200 specie, che hanno come caratteristica comune la presenza di pseudobulbi di forme diverse, dai quali prendono origine le foglie nastriformi e carnose, dal colore verde brillante. I fusti possono essere eretti o ricurvi, colorati di verde o di rosso, a seconda della specie. I fiori sono abbastanza grandi ed appariscenti, con colorazioni che vanno dal rosa al rosso, spesso striati o macchiati.

La coltivazione dell’Odontoglossum è piuttosto semplice ed adatta dunque anche a chi ha poca dimestichezza con il giardinaggio o poco tempo da dedicare alle amiche piante. L’unico fattore negativo è che rispetto ad altre Orchidee, la sua fioritura è relativamente breve.

L’orchidea brassia, ovvero l’orchidea “ragno”

orchidea brassia

L’orchidea brassia è una specie di orchidea epifita originaria dell’America meridionale caratterizzata da grandi fiori profumati preceduti da lunghe spighe. I sepali di questa pianta sono molto lunghi e sottili, tanto da far guadagnare a questa pianta il nome di orchidea “ragno”.

Le orchidee brassia hanno bisogno di molta luce, anche diretta, purché non nei momenti più caldi della giornata; queste piante non sopportano il freddo e quindi d’inverno vanno tenute all’interno pur mantenendo sempre la giusta luminosità, magari posizionandole vicino a una finestra ma lontano da fonti di calore. In estate devono essere tenute all’esterno, in un luogo con un buon ricambio d’aria e non troppo caldo.

Miltonia, varietà e cure

miltonia

La Miltonia è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee ed originaria delle zone tropicali dell’America del sud (in particolare del Brasile), spesso confusa con la Miltoniopsis, altrimenti detta Orchidea pansè.

E’ caratterizzata da uno stelo eretto o ricurvo e da foglie sottili, strette e lunghe dal colore verde brillante, mentre i fiori a stella possono assumere le colorazioni più disparate, dal bianco al rosa, dal giallo al marrone, dal rosso al porpora, tutti ugualmente spettacolari.

Si coltiva in serra o in appartamento specie nella stagione invernale, ma con l’arrivo del caldo può essere azzardata la coltivazione all’esterno delle mura domestiche con grande vantaggio per il panorama floreale mostrato dal giardino.

L’Orchidea bletilla

orchidea bletilla

Tra le varietà di Orchidee più spettacolari da punto di vista estetico è necessario ricordare la Bletilla, appartenente alla famiglia delle Orchidacee ed originaria dell’Asia (in particolare di Cina, Giappone e Taiwan).

E’ una pianta rizomatosa che tende ad allargarsi in maniera considerevole, grazie soprattutto ai forti e robusti rizomi che corrono lungo il substrato. Le foglie sono di forma stretta ed allungata e possono raggiungere il mezzo metro di altezza, colorando di verde l’ambiente circostante da metà primavera fino al termine dell’estate.

I fiori fanno la propria comparsa in primavera con colori che vanno dal giallo al bianco, dal rosa al lilla e regalano uno spettacolo con pochi eguali nel nostro giardino. Con l’arrivo dei primi freddi autunnali, la Bletilla tende a seccarsi, perdendo così tutto il suo fascino, ma il rizoma resta vivo e sopporta egregiamente anche le gelate, per poi ricominciare a produrre foglie e fiori nel periodo primaverile.

Cimbidio, l’orchidea facile da coltivare

cimbidio

Il Cymbidium hybridum, meglio conosciuto come cimbidio, è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee, ed è una specie originaria delle regioni montuose del Sudest asiatico e dell’Australia. Il cimbidio è una pianta erbacea fornita di pseudobulbi che immagazzinano le sostanze di riserva; le foglie sono strette e lanceolate e rimangono sulla pianta tutto l’anno.

La fioritura di alcuni esemplari avviene in autunno e in inverno, mentre di altri in primavera, e, comunque, si protrae per tre mesi. Il cimbidio è una delle orchidee più diffuse e facili da coltivare, anche perchè si tratta di una pianta molto resistente che durante la stagione calda può essere tenuta all’aperto in una zona luminosa e ventilata, ma non esposta direttamente ai raggi del sole; anche se tenuta all’interno ha bisogna di molta luce ma mai diretta.